di Adelina B. Scorda
FERRUZZANO – Veste un ruolo rilevante nel raccontare una Calabria diversa Agarthy, il medio metraggio, del Team Panuzzo che dopo Fiori di Carta, raccoglie la sfida per raccontare l’altra faccia di una terra straordinaria e sconosciuta, ricca di passione, storie e contraddizioni.
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Presentato questa mattina, nella sala del consiglio di Ferruzzano, la produzione di Bruno Panuzzo, si esprime questa volta non solo in un film in una rosa di espressioni artistico – letterarie: un disco, prodotto da Lorenzo Sebastiani che basandosi sulla grande musica del passato, reinterpreta i clasici della musica del “Bel Paese” e un romanzo. Un “fil rouge” che lega l’uno all’altra la triade dei lavori, attraverso una complementarietà che grazie a tre forme di espressione artistica, musica, scrittura e recitazione racconta un’altra Calabria, quella che non siamo abituati a raccontare che non fa notizia, che non fa scalpore che ricca di uomini di cultura e di bellezze è troppo spesso bistrattata ed etichettata. Qui non si parla di ‘ndrangheta o di malaffare, non si costruiscono storie su ciò che ha fatto e fa il male di questa terra e per cui oggi se ne pagano le dure e amare conseguenze, ma si evidenzia la positività, le risorse che ha da offrire nell’annosa ricerca di riscatto. Un progetto unico nel suo genere che sulle orme del successo di Fiori di Carta pone davanti gli occhi di che vede, ascolta e legge la straordinarietà dei 100 ragazzi provenienti dalle Asd di tutte e cinque le province calabre che hanno lavorato a questo nuovo progetto. Un team di appassionati ha consentito la realizzazione di un progetto “che è la dimostrazione che pur con pochi mezzi si può realizzare moltissimo – ha detto Raffaella Rinaldis direttore di Fimmina Tv” già i mezzi, la grande difficoltà tutta calabrese, un territorio ricco di talenti, di capacità che tentano di restare e di realizzare “il sogno” a casa loro. C’è chi ce la sta facendo, chi come Bruno Panuzzo con sacrifici e difficoltà ce l’ha fatta e chi purtroppo abbandona. I mezzi, le infrastrutture sono il grande handicap della Calabria che trasuda materie prime e non sa come utilizzarle. Da qui, da questa voglia di riscatto parte il progetto del team Panuzzo che grazie anche al supporto del sindaco di Ferruzzano, Marisa Romeo, ha voluto valorizzare un piccolo borgo ancora troppo sconosciuto ma che grazie al già fitto programma di proiezioni e presentazioni che attendono Agarthy in tutta Italia e due date a Londra e Parigi potrà essere conosciuto e riconosciuto per le sue qualità e bellezze. Ruota attorno al piccolo borgo di Ferruzzano, la storia raccontata che viaggia tra gli anni 60 e 70 tra ricordi e vita vissuta per arrivare attraverso la vita dei protagonisti ai nostri critici giorni. Un viaggio nella storia della nostra terra per ricordare com’era, riassaporandone i profumi i suoni, pensando a quelle case oggi vuote che, un tempo, trasudavano vita. Storia, dunque, come memoria antica, tesoro degli anziani troppo spesso e troppe volte abbandonati a causa di una vita che aliena allontana e inaridisce spingendo anche chi dovrebbe e potrebbe vivere di sogni e di speranza, quella parte giovane e fresca dalla società, il futuro umano, in un malessere esistenziale. E a questi ragazzi, che pagano il prezzo di un disastro economico che non sono stati loro a causare, si chiede il miracolo di ricostruire il riscatto della terra calabra.