foto e videoservizio di Enzo Lacopo
MARINA DI GIOIOSA JONICA- Lo scrittore Pietro Cutrupi presso la sede associativa di Marina di Gioiosa Jonica “I Presidi del Libro” ha presentato “Poesia e cultura araba nella Sicilia medievale”.
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Reduce del successo ottenuto al BUK Festival di Catania, con questa opera, l’Autore ci offre la possibilità di intraprendere insieme un viaggio alla scoperta della cultura araba nella Sicilia Medievale, dal 800 d.C. fino al XII secolo.
Nel periodo arabo raccontato da Cutrupi, la Sicilia era popolata da una vera e propria mescolanza di genti, razze e confessioni religiose differenti, l’isola era il luogo d’incontro di ben quattro diverse culture: la latina, la greca, l’islamica e l’ebraica.
Queste furono le condizioni favorevoli che fecero fiorire una nuova cultura, vivace e raffinata all’interno della quale trovarono spazio i versi poetici di oltre centocinquanta letterati di lingua araba, nati o vissuti sull’isola. Un motivo molto presente nella poesia arabo-siciliana è il tema amoroso o erotico che ha i suoi stereotipi: la donna dai denti candidi come perle e le labbra rosse come corallo, viso splendente come la luna o il sole, corpo flessuoso come tenero salice, capelli neri come la notte. Il suo amore serve a guarire il poeta malato di passione, ma ella, crudele, si nega e si compiace di straziare il cuore dell’innamorato col rifiuto. Non mancano i lamenti per la separazione, i battibecchi fra amanti, le insonnie per causa d’amore. Sono numerosi gli oggetti che servono da pretesto all’arte raffinata della poesia: fiori, frutti, mare, luna, stelle, animali, spade, candele, vino.
Un insolito ma interessantissimo momento è stato quello quando l’Autore ha fatto vedere alcune foto e relazionato sulle varie prospettive di interpretaqzione dell’immagine, cioè la foto considerata dal punto di vista occidentale e dal mondo islamico.
Nella prima foto raffigurante un primo piano di tè alla menta con lo sfondo del mare, l’occidentale nota il tè, l’islamico il mare; nella seconda un castello con sopra una nuvola, il primo osserva il castello il secondo la nuvola portatrice d’acqua e quindi di prosperità e di vita!
Questo volume può rappresentare l’occasione per guardare la cultura araba da una prospettiva diversa, quella della poesia, superando schemi tradizionali e pregiudizi che spesso adottiamo oggi per leggere e capire questa cultura.
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