di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Il copione è quello già visto e rivisto in quest’aula: un lungo ed acceso dibattito sul bilancio tra l’ex assessore al ramo dell’allora giunta Mazza, ovvero l’attuale consigliere di opposizione Rocco Giuseppe Mazzaferro, e l’attuale assessore Antonio Palermo, che si rimpallano le rispettive asserite responsabilità. In mezzo ci sono i numeri che per l’ultimo anno, viste le recenti innovazioni legislative in materia, impongo una decisa riduzione, anzi, l’azzeramento dei residui oramai inesigibil. E allora, tutti si affrettano a eliminare i residui attivi che non potranno incassare, tanto che proprio questo sarà l’oggetto della riunione di giunta post-consiglio “Al termine della quale – ha spiegato il sindaco Fuda – il Comune uscirà con un disavanzo tecnico di 2-2,8 milioni di euro spalmabile in trent’anni, mentre da prossimo anno il deficit dovrà essere ripianato in tre anni”.
{loadposition articolointerno, rounded}
Una manovra, quella del Governo nazionale, tutta tesa a ridurre al massimo il divario tra contabilità formale e stato reale dei conti dell’Ente.
Un divario che, ad esempio, fino a oggi ancora c’è e che fa si’ che l’avanzo di amministrazione del rendiconto 2014 approvato oggi dal consiglio comunale coi soli voti della maggioranza, l’astensione del consigliere Modafferi e il voto contrario del consigliere Mazzaferro, e che ammonta a 366.178,40 euro, in realtà, come ammesso dall’assessore Palermo sia composto “Da parecchie somme vincolate, tanto che il suo ammontare si riduce – ha detto l’assessore – a soli 50.000 euro”.
Già, nella sua pur breve relazione, l’assessore ha spiegato che “I residui sono ancora tanti (1.136.089 gli attivi e 1.300.586 i passivi)” e che nei tributi di competenza dell’anno corrente la percentuale di riscossione e’ buona, mentre permangono delle difficoltà nella riscossione del pregresso, anche perché si inviano con anni di ritardo le cartelle di riscossione coatta dei tributi. “I risultati migliori – ha concluso l’assessore Palermo – arrivano dalla tassazione sull’acqua che per l’anno in corso è arrivata al 75% invece del solito 50-55% e abbiamo fatto un giro di vite soprattutto sulle utente dei commercianti”.
Nel suo intervento, il consigliere Riccardo Modafferi, oltre a contestare l’invio delle cartelle “pazze” relative a tributi degli anni passati, inviate anche a chi li ha pagati, ha invitato a impiegare i soldi dell’avanzo di amministrazione in opere di manutenzione e decoro pubblico oltre che di segnaletica stradale, rimarcando come “Nemmeno questa volta l’amministrazione comunale ha inteso concertare le scelte principali del bilancio con l’opposizione e le realtà associative cittadine”.
Quindi, e’ stata la volta del consigliere di opposizione Mazzaferro che, sornione come sempre, ha compiuto un intervento di almeno un’ora ininterrotta (nonostante i ripetuti richiami del presidente Crimeni), accusando l’amministrazione di “inerzia su tributi e finanze” e di aver fatto un “bilancio formale, redatto per tirare a campare, in cui – ha proseguito – non si tiene conto dell’obbligo di eliminare i residui attivi per tributi non pagati dai cittadini inferiori a 300 euro, come prescritto dall’ultima legge di stabilità: ci sono percentuali intorno al 20% in meno di entrate e uscite rispetto al bilancio di previsione ed un debito con la Sorical il cui ammontare è per un terzo maturato nel biennio 2013-2014, il primo di questa amministrazione”.
Mazzaferro ha altresì accusato l’amministrazione di non aver fatto partire opere pubbliche e ha ironizzato sul bando per la promozione del compostaggio: “Cosa sono – ha detto – trenta compostiere per 3.500 nuclei familiari?” Chiudendo al vetriolo nel rivolgersi a tutta l’amministrazione: “Avete bivaccato per due anni – ha detto – grazie al bilancio virtuoso lasciato da noi”.
Passionale, adrenalina a come sempre la replica dell’assessore Palermo, che è possibile apprezzare nel seguente contributo video.
{youtube}2q2E64KBSJY|580|340{/youtube}
Nella sua replica finale, il sindaco Fuda ha controbattuto alle critiche punto su punto, compiendo anzitutto un lungo elenco di opere in cantiere “Dallo stadio comunale, ai Pisl su pavimentazione centro storico e sentieri della memoria, dall’implementazione della mobilità fino al completo rifacimento delle scuole medie, passando per il centro di aggregazione giovanile e l’asilo di Limina. Stiamo spendendo – ha aggiunto – tutti i fondi comunitari e altre opere stanno andando in appalto”.
Quindi, dopo aver rassicurato sulle condizioni delle contrade Prisdarello e Sant’Antonio, Fuda ha puntando tutto sulla lotta all’evasione dei tributi dell’acqua: “Siamo stata l’unica amministrazione – ha detto – ad avere il coraggio di affrontare il problema senza guardare in faccia nessuno. Ai negozianti morosi abbiamo chiuso il contatore” aggiungendo che “La reinternalizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ha prodotto economie di spesa” e che “Non esiste una questione di ordine pubblico a Gioiosa e noi siamo in costante collaborazione con le forze dell’ordine e abbiamo anche messo la videosorveglianza nella zona del cimitero”.
Per chiudere, Fuda ha detto che “Dopo il disavanzo tecnico che approveremo in giunta, i conti comunali ripartiranno da zero“.