Il consigliere Pasquale Mesiti, n.q. di primo firmatario e i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo “Progetto Paese”, intendono proporre al Consiglio Comunale mozione consiliare secondo quanto di seguito specificato.
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PREMESSO CHE
− durante seduta consiliare del 15.09.2014 con o.d.g. avente unicamente ad oggetto: linee guida per il contrasto all’evasione tributaria da sottoporre al Consiglio Comunale, il sottoscritto consigliere Mesiti, sulla base di consultazione con attivisti di locale Meet-up M5S e della collega capogruppo Maria Teresa Badolisani, invitava l’Amministrazione a considerare come le inadempienze di determinati nuclei familiari rispetto al pagamento dei tributi comunali potesse derivare, considerata la delicata situazione economica che sta attraversando il nostro Paese, a disoccupazione o, comunque, mancanza di adeguate forme di sostentamento e, conseguentemente, proponeva lo studio di forme di coinvolgimento dei cittadini in difficoltà con i pagamenti in progetti compensativi di manutenzione dei luoghi pubblici al fine di peremettere agli stessi di poter adempiere ai propri obblighi tributari;
– in quella sede, il Sindaco riteneva opportuno rinviare a questo anno lo studio sulla fattibilità giuridica della proposta, essendo presenti norme rigide a disciplina della spesa;
– quasi profeticamente, il sottoscritto proponente auspicava la formulazione di una “proposta di legge per rimuovere gli ostacoli di carattere normativo che impediscono la realizzazione degli interventi sopra descritti”. Tale condizione si è realizzata, dopo pochi mesi, con la canonizzazione del cosiddetto “baratto amministrativo” ad opera dell’art. 24 della Legge 164 del 2014 (“Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”)* che consente ai cittadini (singoli o associati) la possibilità di scambiare la propria manodopera con esenzioni o riduzioni di tributi comunali;
– negli scorsi mesi, sempre più comuni** hanno istituito il “baratto amministrativo” ricavando il vantaggio – in un periodo in cui scarseggiano risorse, le assunzioni sono bloccate e i tagli e i mancati introiti rendono determinate attività di difficile soddisfacimento – di far fronte alle enormi carenze nel decoro urbano e ordinaria manutenzione del verde pubblico e strade e, nel contempo, di dare opportunità ai cittadini disoccupati e in difficoltà economiche di sentirsi utili e valorizzati sul piano personale e sociale anzichè degli “assistiti” o degli evasori. A ciò, dovremmo aggiungere, come vantaggi: l’esempio, l’iniezione di senso civico e di senso di appartenenza a cui sarebbe da stimolo tale genere di cittadinanza attiva “solidale”.
Ciò premesso e considerato, per contribuire a rendere più bello e pulito il nostro paese consentendo a chi è in difficoltà economiche di poter ottemperare, nella maniera più dignitosa contemplata dall’ordinamento (“il lavoro”) al pagamento dei tributi locali, si propone al Consiglio Comunale di Marina di Gioiosa Jonica di
IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA
1) affinchè si rediga, entro i prossimi 90 giorni, delibera (o regolamento) che contempli la possibilità del “baratto amministrativo” ai sensi dell’ art. 24 della Legge 164/2014 ed i relativi criteri e condizioni di attuazione;
2) che in esso, prioritariamente, si individuino forme di esenzione compensativa dei tributi comunali a favore di chi versa in stato di disoccupazione e indigenza in cambio di progetti di cooperazione in attività di riqualificazione delle aree pubbliche, la pulizia e la manutenzione delle stesse, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade, l’assistenza alle scolaresche, gli interventi di decoro urbano e di recupero.
Si chiede l’iscrizione della presente mozione all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale.
Marina di Gioiosa Jonica, 01 giugno 2015
I Consiglieri Comunali
Pasquale Mesiti
Maria Teresa Badolisani
Il consigliere Pasquale Mesiti, n.q. di primo firmatario e i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo “Progetto Paese”, intendono proporre al Consiglio Comunale mozione consiliare secondo quanto di seguito specificato.
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PREMESSO CHE
− durante seduta consiliare del 15.09.2014 con o.d.g. avente unicamente ad oggetto: linee guida per il contrasto all’evasione tributaria da sottoporre al Consiglio Comunale, il sottoscritto consigliere Mesiti, sulla base di consultazione con attivisti di locale Meet-up M5S e della collega capogruppo Maria Teresa Badolisani, invitava l’Amministrazione a considerare come le inadempienze di determinati nuclei familiari rispetto al pagamento dei tributi comunali potesse derivare, considerata la delicata situazione economica che sta attraversando il nostro Paese, a disoccupazione o, comunque, mancanza di adeguate forme di sostentamento e, conseguentemente, proponeva lo studio di forme di coinvolgimento dei cittadini in difficoltà con i pagamenti in progetti compensativi di manutenzione dei luoghi pubblici al fine di peremettere agli stessi di poter adempiere ai propri obblighi tributari;
– in quella sede, il Sindaco riteneva opportuno rinviare a questo anno lo studio sulla fattibilità giuridica della proposta, essendo presenti norme rigide a disciplina della spesa;
– quasi profeticamente, il sottoscritto proponente auspicava la formulazione di una “proposta di legge per rimuovere gli ostacoli di carattere normativo che impediscono la realizzazione degli interventi sopra descritti”. Tale condizione si è realizzata, dopo pochi mesi, con la canonizzazione del cosiddetto “baratto amministrativo” ad opera dell’art. 24 della Legge 164 del 2014 (“Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”)* che consente ai cittadini (singoli o associati) la possibilità di scambiare la propria manodopera con esenzioni o riduzioni di tributi comunali;
– negli scorsi mesi, sempre più comuni** hanno istituito il “baratto amministrativo” ricavando il vantaggio – in un periodo in cui scarseggiano risorse, le assunzioni sono bloccate e i tagli e i mancati introiti rendono determinate attività di difficile soddisfacimento – di far fronte alle enormi carenze nel decoro urbano e ordinaria manutenzione del verde pubblico e strade e, nel contempo, di dare opportunità ai cittadini disoccupati e in difficoltà economiche di sentirsi utili e valorizzati sul piano personale e sociale anzichè degli “assistiti” o degli evasori. A ciò, dovremmo aggiungere, come vantaggi: l’esempio, l’iniezione di senso civico e di senso di appartenenza a cui sarebbe da stimolo tale genere di cittadinanza attiva “solidale”.
Ciò premesso e considerato, per contribuire a rendere più bello e pulito il nostro paese consentendo a chi è in difficoltà economiche di poter ottemperare, nella maniera più dignitosa contemplata dall’ordinamento (“il lavoro”) al pagamento dei tributi locali, si propone al Consiglio Comunale di Marina di Gioiosa Jonica di
IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA
1) affinchè si rediga, entro i prossimi 90 giorni, delibera (o regolamento) che contempli la possibilità del “baratto amministrativo” ai sensi dell’ art. 24 della Legge 164/2014 ed i relativi criteri e condizioni di attuazione;
2) che in esso, prioritariamente, si individuino forme di esenzione compensativa dei tributi comunali a favore di chi versa in stato di disoccupazione e indigenza in cambio di progetti di cooperazione in attività di riqualificazione delle aree pubbliche, la pulizia e la manutenzione delle stesse, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade, l’assistenza alle scolaresche, gli interventi di decoro urbano e di recupero.
Si chiede l’iscrizione della presente mozione all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale.
Marina di Gioiosa Jonica, 01 giugno 2015
I Consiglieri Comunali
Pasquale Mesiti
Maria Teresa Badolisani
Il consigliere Pasquale Mesiti, n.q. di primo firmatario e i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo “Progetto Paese”, intendono proporre al Consiglio Comunale mozione consiliare secondo quanto di seguito specificato.
{loadposition articolointerno, rounded}
PREMESSO CHE
− durante seduta consiliare del 15.09.2014 con o.d.g. avente unicamente ad oggetto: linee guida per il contrasto all’evasione tributaria da sottoporre al Consiglio Comunale, il sottoscritto consigliere Mesiti, sulla base di consultazione con attivisti di locale Meet-up M5S e della collega capogruppo Maria Teresa Badolisani, invitava l’Amministrazione a considerare come le inadempienze di determinati nuclei familiari rispetto al pagamento dei tributi comunali potesse derivare, considerata la delicata situazione economica che sta attraversando il nostro Paese, a disoccupazione o, comunque, mancanza di adeguate forme di sostentamento e, conseguentemente, proponeva lo studio di forme di coinvolgimento dei cittadini in difficoltà con i pagamenti in progetti compensativi di manutenzione dei luoghi pubblici al fine di peremettere agli stessi di poter adempiere ai propri obblighi tributari;
– in quella sede, il Sindaco riteneva opportuno rinviare a questo anno lo studio sulla fattibilità giuridica della proposta, essendo presenti norme rigide a disciplina della spesa;
– quasi profeticamente, il sottoscritto proponente auspicava la formulazione di una “proposta di legge per rimuovere gli ostacoli di carattere normativo che impediscono la realizzazione degli interventi sopra descritti”. Tale condizione si è realizzata, dopo pochi mesi, con la canonizzazione del cosiddetto “baratto amministrativo” ad opera dell’art. 24 della Legge 164 del 2014 (“Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”)* che consente ai cittadini (singoli o associati) la possibilità di scambiare la propria manodopera con esenzioni o riduzioni di tributi comunali;
– negli scorsi mesi, sempre più comuni** hanno istituito il “baratto amministrativo” ricavando il vantaggio – in un periodo in cui scarseggiano risorse, le assunzioni sono bloccate e i tagli e i mancati introiti rendono determinate attività di difficile soddisfacimento – di far fronte alle enormi carenze nel decoro urbano e ordinaria manutenzione del verde pubblico e strade e, nel contempo, di dare opportunità ai cittadini disoccupati e in difficoltà economiche di sentirsi utili e valorizzati sul piano personale e sociale anzichè degli “assistiti” o degli evasori. A ciò, dovremmo aggiungere, come vantaggi: l’esempio, l’iniezione di senso civico e di senso di appartenenza a cui sarebbe da stimolo tale genere di cittadinanza attiva “solidale”.
Ciò premesso e considerato, per contribuire a rendere più bello e pulito il nostro paese consentendo a chi è in difficoltà economiche di poter ottemperare, nella maniera più dignitosa contemplata dall’ordinamento (“il lavoro”) al pagamento dei tributi locali, si propone al Consiglio Comunale di Marina di Gioiosa Jonica di
IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA
1) affinchè si rediga, entro i prossimi 90 giorni, delibera (o regolamento) che contempli la possibilità del “baratto amministrativo” ai sensi dell’ art. 24 della Legge 164/2014 ed i relativi criteri e condizioni di attuazione;
2) che in esso, prioritariamente, si individuino forme di esenzione compensativa dei tributi comunali a favore di chi versa in stato di disoccupazione e indigenza in cambio di progetti di cooperazione in attività di riqualificazione delle aree pubbliche, la pulizia e la manutenzione delle stesse, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade, l’assistenza alle scolaresche, gli interventi di decoro urbano e di recupero.
Si chiede l’iscrizione della presente mozione all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale.
Marina di Gioiosa Jonica, 01 giugno 2015
I Consiglieri Comunali
Pasquale Mesiti
Maria Teresa Badolisani
Il consigliere Pasquale Mesiti, n.q. di primo firmatario e i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo “Progetto Paese”, intendono proporre al Consiglio Comunale mozione consiliare secondo quanto di seguito specificato.
{loadposition articolointerno, rounded}
PREMESSO CHE
− durante seduta consiliare del 15.09.2014 con o.d.g. avente unicamente ad oggetto: linee guida per il contrasto all’evasione tributaria da sottoporre al Consiglio Comunale, il sottoscritto consigliere Mesiti, sulla base di consultazione con attivisti di locale Meet-up M5S e della collega capogruppo Maria Teresa Badolisani, invitava l’Amministrazione a considerare come le inadempienze di determinati nuclei familiari rispetto al pagamento dei tributi comunali potesse derivare, considerata la delicata situazione economica che sta attraversando il nostro Paese, a disoccupazione o, comunque, mancanza di adeguate forme di sostentamento e, conseguentemente, proponeva lo studio di forme di coinvolgimento dei cittadini in difficoltà con i pagamenti in progetti compensativi di manutenzione dei luoghi pubblici al fine di peremettere agli stessi di poter adempiere ai propri obblighi tributari;
– in quella sede, il Sindaco riteneva opportuno rinviare a questo anno lo studio sulla fattibilità giuridica della proposta, essendo presenti norme rigide a disciplina della spesa;
– quasi profeticamente, il sottoscritto proponente auspicava la formulazione di una “proposta di legge per rimuovere gli ostacoli di carattere normativo che impediscono la realizzazione degli interventi sopra descritti”. Tale condizione si è realizzata, dopo pochi mesi, con la canonizzazione del cosiddetto “baratto amministrativo” ad opera dell’art. 24 della Legge 164 del 2014 (“Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”)* che consente ai cittadini (singoli o associati) la possibilità di scambiare la propria manodopera con esenzioni o riduzioni di tributi comunali;
– negli scorsi mesi, sempre più comuni** hanno istituito il “baratto amministrativo” ricavando il vantaggio – in un periodo in cui scarseggiano risorse, le assunzioni sono bloccate e i tagli e i mancati introiti rendono determinate attività di difficile soddisfacimento – di far fronte alle enormi carenze nel decoro urbano e ordinaria manutenzione del verde pubblico e strade e, nel contempo, di dare opportunità ai cittadini disoccupati e in difficoltà economiche di sentirsi utili e valorizzati sul piano personale e sociale anzichè degli “assistiti” o degli evasori. A ciò, dovremmo aggiungere, come vantaggi: l’esempio, l’iniezione di senso civico e di senso di appartenenza a cui sarebbe da stimolo tale genere di cittadinanza attiva “solidale”.
Ciò premesso e considerato, per contribuire a rendere più bello e pulito il nostro paese consentendo a chi è in difficoltà economiche di poter ottemperare, nella maniera più dignitosa contemplata dall’ordinamento (“il lavoro”) al pagamento dei tributi locali, si propone al Consiglio Comunale di Marina di Gioiosa Jonica di
IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA
1) affinchè si rediga, entro i prossimi 90 giorni, delibera (o regolamento) che contempli la possibilità del “baratto amministrativo” ai sensi dell’ art. 24 della Legge 164/2014 ed i relativi criteri e condizioni di attuazione;
2) che in esso, prioritariamente, si individuino forme di esenzione compensativa dei tributi comunali a favore di chi versa in stato di disoccupazione e indigenza in cambio di progetti di cooperazione in attività di riqualificazione delle aree pubbliche, la pulizia e la manutenzione delle stesse, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade, l’assistenza alle scolaresche, gli interventi di decoro urbano e di recupero.
Si chiede l’iscrizione della presente mozione all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale.
Marina di Gioiosa Jonica, 01 giugno 2015
I Consiglieri Comunali
Pasquale Mesiti
Maria Teresa Badolisani