RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Oggi a Platì non si vota e noi cittadini ci siamo riuniti per discutere della mancata presentazione delle liste e per essere ascoltati delle nostre ragioni. Noi cittadini di Platì vogliamo sentirci liberi di amministrarci e attraverso l’hashtag “#platìliberadiamministrarsi” rimarchiamo la volontà di trovare all’interno della nostra comunità i nostri rappresentanti politici.
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La gente è rassegnata e rappresenta la propria sfiducia nei confronti della politica, di fatti questa tornata elettorale è andata deserta per la mancata presentazione di liste. La voglia di riscatto di noi cittadini però c’è tutta, da qui l’iniziativa di oggi con la scelta di un giorno decisamente simbolico, in questa giornata in cui dovevano svolgersi le elezioni per il consiglio comunale. Tra noi cittadini sale l’indignazione per i messaggi di colonizzazione che in questi giorni sono stati lanciati e non vogliamo lasciare spazio a nessuna strumentalizzazione. Tali passerelle sono state comunque meritorie di aver innescato il confronto interno.
La legge sullo scioglimento dei consigli comunali viene applicata in modo distorto e arbitrario in quanto molto spesso i Comuni vengono sciolti con motivazioni a dir poco ridicole. Perciò ne chiediamo l’immediata modifica nel senso di impedire che un Comune venga sciolto solo perché il consigliere comunale Tizio è parente del pregiudicato Caio (magari per condanne risalenti a decine di anni fa) in palese spregio del principio costituzionale secondo cui la responsabilità penale è personale! Evidentemente questo sacrosanto principio non vale per Platì.
Noi platiesi troviamo vergognoso che il paese venga denigrato dai mass media. Stampa e tv sostengono che a Platì non è stata presentata nessuna lista per volontà della ‘ndrangheta mentre la realtà è che nessuna lista è stata presentata perché l’opinione comune è: che ci candidiamo a fare, tanto dopo due mesi ci sciolgono! “La democrazia tornerà ad abitare a Platì soltanto quando la gente che vi abita perché vi è nata e vi risiede, è messa nelle condizioni di candidarsi o scegliersi i candidati senza dover avere paura della mannaia dello scioglimento”.
Il nostro paese è di fatto amministrato ininterrottamente dai commissari dal 2006, esclusi i due anni di amministrazione Strangio, e nessuno dei nostri problemi è stato risolto. Tra l’altro, la commissione straordinaria ha provveduto a dividere in due la sala consiliare, impedendo così ogni forma di dibattito e di confronto. Probabilmente è un segnale del fatto che a Platì non ci saranno più dei consigli comunali.
Troviamo vergognoso che ancora si parli, come una brillante operazione, dell’operazione Marine del 13 novembre 2003 – dedicata addirittura ai caduti di Nassiriya – quando, se escludiamo il quotidiano “Il Garantista”, nessun organo di stampa a livello nazionale ha informato gli italiani che quell’operazione, che ha comportato un centinaio di arresti ed altrettanti indagati a piede libero, si è conclusa con sole 8 condanne e ben 206 assoluzioni!! Pochi italiani sanno che i soldi delle loro tasse sono finiti per risarcire i cittadini platiesi ingiustamente arrestati e che i responsabili di questo clamoroso errore giudiziario continuano a fare carriera come se nulla fosse successo! Lo Stato deve perseguire i reati ma non perseguitare la gente onesta che vive giorno per giorno del proprio lavoro con sacrificio.
Dalle istituzioni (Stato, Regione e Provincia) ci aspettiamo non solo la repressione verso chi sbaglia ma anche una presenza concreta, positiva e propositiva. In particolare vogliamo: 1) la creazione di opportunità di lavoro per i giovani (se uno lavora non ha interesse a delinquere); 2) l’acqua nelle case, in particolare nella frazione Senoli i cui abitanti da anni aspettano questo bene primario nelle loro case e si sono stufati delle false promesse; 3) la messa in sicurezza del torrente Ciancio che ogni anno straripa e provoca ingenti danni nel paese (e non dobbiamo aspettare che ci sia il morto affinché qualcuno intervenga!); 3) la continuazione dei lavori per la costruzione della strada Bovalino – Bagnara che, una volta realizzata, porterebbe un notevole sviluppo economico non solo a Platì ma in tutti i comuni aspromontani (e ricordiamo che un ex senatore della Repubblica, di cui abbiamo perso ogni traccia, aveva promesso di incatenarsi se l’opera non fosse stata realizzata); 4) un progetto per la raccolta differenziata della spazzatura; 5) l’approvazione della proposta di legge regionale n. 498, presentata dal consigliere regionale G. Nucera il 06/02/2004, recante “Interventi urgenti e speciali per il comune di Platì”.