RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La CGIL del Comprensorio di RC-LOCRI, ha preso atto con soddisfazione, nei giorni scorsi, dell’iniziativa della europarlamentare Eleonora Forenza, dove così, come da sempre sollecitato dalla CGIL, si è chiesta la necessaria inclusione della Statale 106 nella rete principale dei trasporti europei.
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La segnalazione della CGIL, partiva dall’approvazione dei regolamenti europei del 19 novembre 2013, dove l’intera Calabria Ionica, da Sibari a Reggio Calabria, era cancellata dalla possibilità di accesso ai Fondi Europei come rete primaria; stesso discorso vale per la rete ferroviaria.
La CGIL ha ritenuto, da subito, inaccettabile una vicenda che comporta uno stato di completo abbandono per una parte consistente del territorio calabrese per cui occorre che tutte le forze politiche, sindacali e imprenditoriali della nostra regione si facciano promotori nei confronti del Governo italiano e poi con il Parlamento dell’UE, per modificare un’evidente ingiustizia.
Pensiamo che l’attuale momento possa essere propizio anche a seguito dei primi cambiamenti organizzativi istituzionali che si stanno affacciando, prima fra tutte l’istituzione della Città metropolitana di Reggio Calabria, per non parlare della rivisitazione del POR Calabria 2014-2020 (rimandato indietro dall’UE), su cui è possibile l’inclusione della realtà Ionica e in particolare di quella reggina della Calabria.
A tal proposito, anche operativamente l’operazione ha buone possibilità di successo, perché lo stesso Parlamento Europeo ha già sancito la nascita di una realtà Adriatica – Ionica, come porta di accesso verso i Balcani ma anche con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Come CGIL proveremo ad avere un’interlocuzione con la Giunta Regionale e tutti i Consiglieri per far comprendere l’importanza della richiesta esposta; lo stesso impegno lo chiediamo ai Parlamentari Calabresi ma anche a quelli Europei.
Infine per dare un nuovo elemento giustificativo, basta vedere l’attuale rottura della Viabilità, tra il Nord e il Sud del nostro Paese, per le problematiche della Salerno-Reggio Calabria; tutto questo per la mancanza di un’accettabile alternativa.
La CGIL in tutti i livelli della propria organizzazione ritiene che sia indispensabile unire tutte le forze, per cercare di porre fine a un isolamento fisico che è la prima condizione per superare l’eterno sottosviluppo del Sud e della Calabria in particolare. Solo avendo chiari obiettivi che si traducono in progetti, potranno invertire una rotta di desolazione per dare speranza e prospettiva verso il FUTURO, la CGIL chiede all’intera realtà Calabrese l’indispensabile coinvolgimento.
Siamo consapevoli di tutte le difficoltà, però abbiamo la volontà di poter recuperare, la CGIL ci prova, a tutti gli altri soggetti chiediamo analogo comportamento.