RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Roland Panduri atleta dell’ASD Podisti Locri ha compiuto un’impresa straordinaria completando domenica 31 maggio a Faenza una delle gare più dure del mondo: la 100 km del Passatore. Roland ha ancora una volta superato se stesso, ha vinto le sue paure, e con uno sforzo fisico pazzesco è arrivato oltre il limite delle (sue) possibilità umane.
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Alla partenza di sabato 30 maggio alle ore 15:00 in via de’ Calzaiuoli a Firenze accanto a Roland c’erano altri 2415 atleti provenienti da ben 32 nazioni, tutti accomunati dal desiderio di completare la Firenze – Faenza nel modo migliore.
La vittoria per la cronaca ha arriso ancora una volta al mito vivente, a “re” Giorgio Calcaterra, il tassista romano che ha conquistato la decima vittoria consecutiva nel tempo di 7 ore 8 minuti e 4 secondi, battendo di oltre 9 minuti il russo Dmitry Pavlov e lo statunitense Chad Rickfles. Tra le donne ha vinto la croata Nikolina Sustic.
Abbiamo chiesto a Roland di descriverci il suo stato d’animo e i sacrifici che ha fatto per compiere questa autentica impresa. E Roland ci ha risposto come un fiume in piena che rompe gli argini e ha lasciato andare le sue emozioni. Ha ripercorso i lunghissimi mesi e mesi di allenamento, le alzatacce alle 2 del mattino per compiere a volte i 65—70 km di allenamento previsti in tabella e potere poi affrontare anche la giornata di lavoro. Ha ricordato gli affaticamenti muscolari, i dolori alle gambe. Ma il nostro atleta sidernese nato in Svizzera ci ha ricordato soprattutto che la corsa è vita, che la corsa è gioia e che correndo si ha la possibilità anche di guardarsi dentro e di affrontare meglio i problemi di tutti i giorni. La gara di sabato poi è stata un’impresa che resterà per sempre scolpita nel suo cuore, un’impresa dedicata alla sua famiglia che gli è stata sempre vicina. Eravamo curiosi di sapere quale fosse stato proprio il suo approccio mentale alla gara. “Beh, innanzitutto, mi sono posto un po’ di traguardi intermedi; anche la mente, in effetti, fa fatica ad accettare che devi affrontare di fila 100 km. E così ti concentri sui primi 35 km, poi alla salita che ti attende al 48° km (Passo Colla con i suoi 913 m di altitudine s.l.m.) e quindi la discesa. Arrivato al 70° km ho cominciato a pensare solo ai successivi 5 km e così via fino al traguardo”.
Comunque va anche sottolineato che la giornata è stata meteorologicamente particolare con escursioni termiche notevoli passando dal caldo intenso del primo pomeriggio a Firenze al freddo del passaggio in quota a Passo Colla. L’organizzazione della gara come al solito è stata impeccabile con punti di ristoro (con integratori salini, uova, banane, arance) e di spugnaggio distribuiti lungo tutto il percorso e poi atro fattore positivo è stato il pubblico numerosissimo e i volontari che hanno sempre incitato gli atleti.
Roland Panduri ha tagliato il traguardo a Faenza, quando oramai il sabato aveva lasciato il posto alla domenica, dopo 13 ore 53 minuti e 18 secondi al 1031° posto nella classifica generale e 110° di categoria. Va sottolineato che circa 500 atleti si sono ritirati lungo il percorso.
A Roland, che con la sua prova e il suo coraggio ha onorato la Locride e l’intera provincia di Reggio Calabria, vanno il plauso e i complimenti del presidente Luigi Mollica e della squadra ASD Podisti Locri. Grande Roland.