di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un cambio radicale nel metodo di composizione della giunta. È quanto starebbe attuando il neo eletto sindaco di Siderno Pietro Fuda, che in queste ore sta portando a termine le consultazioni per designare il nuovo esecutivo. Fonti interne alla maggioranza, infatti, assicurano che questa volta il manuale Cencelli verrà lasciato da parte e si punterà alle competenze dei singoli assessori da nominare e non al numero dei voti di preferenza ottenuti.
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Proprio così: se fino ad oggi abbiamo assistito a giunte composte in base alle indicazioni dei partiti e delle liste componenti la coalizione di maggioranza e agli accordi pre elettorali, ora pare che la musica sia diversa perché il sindaco Fuda avrebbe in mente una giunta di qualità basata sulle attitudini dei singoli, fermo restando il criterio di pari rappresentatività per tutte le liste che hanno sostenuto il candidato sindaco.
E dunque, Fuda starebbe per spiazzare tutti, visto che fino ad oggi sembra tenere ben saldo il timone dettando lui regole e condizioni agli alleati, tanto che ha chiesto ad alcuni soggetti politici di fornire un nominativo per l’assessorato che gli serve per comporre la giunta.
Per fare un esempio, da quanto siamo riusciti ad apprendere, il sindaco avrebbe chiesto a Siderno Libera di indicare il nome di un potenziale assessore al Bilancio, scelta peraltro non difficile, visto che nel movimento presieduto da Sandro Siciliano militano due valenti commercialisti come Gianni Lanzafame e Franco Lombardo.
Staremo a vedere. Certo, in questo modo si abbassano le quotazioni dei giovani consiglieri che hanno ottenuto parecchi voti e per i quali era dato per probabile un posto in giunta, mentre rimangono inalterate quelle dei consiglieri (o degli eventuali assessori esterni) più esperto.
Ecco perché se l’assessore al Bilancio verrà scelto tra Lanzafame e Lombardo, riteniamo probabile la nomina assessorile di Bianca Gerace (magari al Contenzioso e alle Politiche Sociali), di Rita Commisso (Cultura e Pubblica Istruzione), Carlo Fuda (Attività produttive) e un “jolly” magari ai Lavori Pubblici, ammesso che il sindaco non voglia trattenere tale delega per se’.