LOCRI- Battute finali per il piano di rientro, unica possibilità qualora venisse approvato dalla Corte dei Conti, per scongiurare il rischio dissesto.
Domani, il viceprefetto Crea delibererà quanto è stato compiuto dagli uffici (coordinati dal segretario generale), impegnati nella ricognizione completa dei debiti contratti e di quelli eventualmente riconosciuti come fuori bilancio dell’Ente nei riguardi dei creditori, a cui seguiranno altri 10 giorni per trasmettere i relativi atti prima al vaglio della commissione ministeriale la quale a sua volta li inoltrerà alla stessa Corte dei Conti in sede regionale. Ancora nessuna notizia invece, sul decreto per l’accesso al fondo rotativo anche se il commissario straordinario ha ribadito che <<è certo che si avrà un acconto dei 200, 00 euro previsti per ogni abitante, >>, la cui prima anticipazione di questa somma sarà erogata (non è un dato ufficiale), probabilmente nel mese di marzo. Una soluzione per poter convenire fin da subito con i creditori ad una rateizzazione del debito. Per questo, sarà opportuno trovare fin da subito un accordo con i creditori anche perchè un eventuale fallimento del piano comporterebbe in primis il dissesto e poi la suddivisione obbligatoriamente dei crediti e dei debiti articolati in dieci anni. <<Con queste premialità- ha aggiunto- potremo attivare anche dei mutui per le espropriazioni; stiamo cercando in tutti i modi di trovare maggiori entrate e di contenere le spese, specie quelle dell’Enel>>. Per garantire il graduale riequilibrio finanziario, l’Ente sarà obbligato ad incrementare le aliquote o tributi locali nella misura massima consentita, a partire proprio dall’idrico.
FRANCESCA CUSUMANO