DAL SINDACO DI CASIGNANA VITO ANTONIO CRINO’ RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Come più volte specificato, la messa in sicurezza e la chiusura della discarica di contrada Petrosi occupano il primo posto tra le tante problematiche che la nuova amministrazione di Casignana dovrà affrontare. Il nostro non era un facile slogan da utilizzare in campagna elettorale, ma un punto di fondamentale importanza.
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Tanto che abbiamo subito orientato le prime azioni politiche, che anticipano di qualche giorno l’insediamento ufficiale della nuova Amministrazione (prevista per il 17 giugno alle ore 18), per capire la realtà oggettiva, la situazione strutturale concreta, del sito che ci viene lasciato in eredità dai Commissari.
Come Amministrazione abbiamo subito pensato di intervenire in due direzioni: la prima è stata quella di verificare, lunedì 8 giugno, attraverso un sopralluogo svolto sulla discarica insieme ad Angela B. Cardile (dirigente dell’Arpacal), la condizione strutturale dell’area.
Dopodiché, martedì 9 giugno, a Catanzaro, abbiamo incontrato i dirigenti regionali, tra i quali il Direttore Generale del Dipartimento Lavori Pubblici-Regione Calabria, dott. Domenico Pallaria, per riaffermare la nostra ferma presa di posizione contro ogni eventuale progetto di ampliamento.
Ribadiremo questa nostra posizione, insieme al sindaco di Bianco, Aldo Canturi, nei prossimi giorni, sempre a Catanzaro, in un incontro con i dirigenti dell’Assessorato all’Ambiente.
Intanto, l’indagine svolta insieme alla dott.ssa Cardile ci ha permesso di ravvisare delle recenti criticità che ci impegnano a domandare, sempre con più forza, un intervento immediato volto alla messa in sicurezza della discarica.
E non solo perché i Commissari hanno lasciato il Comune senza determinare risolutivamente la gara d’appalto per lo smaltimento ed il trasporto del percolato (in questo momento, dunque, nessuna ditta è autorizzata ad eseguire questi tipi di interventi poiché nessun contratto è stato rinnovato).
Ma anche perché il sito è apparso con i teli divelti, la vasca a monte che tracima verso le vasche a valle e, per di più, con la zona satura, cioè la parte “vecchia” della discarica, che negli ultimi due anni non è stata messa in sicurezza.
Per tutti questi motivi, e considerando che al Comune spettano circa 900 mila euro a saldo (cifra che fa riferimento ai crediti della vecchia amministrazione), nei prossimi giorni elaboreremo un documento ufficiale ed una serie di delibere che ci permetteranno di affrontare seriamente, presso gli organi competenti, questa delicata questione.