di Gianluca Albanese
CAULONIA MARINA – Caulonia non è solo “il paese che balla”. Grazie al coro polifonico “Shalom”, infatti, da tre anni è una delle mete principali per gli amanti della musica fatta coi cori nelle funzioni religiose, e il successo del terzo raduno intercorale intitolato “Dalla solmisazione al canto”, che ha avuto luogo nella giornata di ieri sta a corroborare il nostro assunto. La parrocchia dei santi Silvestro e Barbara, infatti, era gremita di gente, venuta ad apprezzare il frutto di un’intera giornata di lavoro di preparazione da parte dei cori “Shalom” di Caulonia Marina diretto dal Maestro Carlo Frascà, “Ensamble vocale ABC” di Bovalino diretto dal giovane Maestro Costantino Scaglione e dal coro Aura Artis di Cosenza diretto dal Maestro Saverio Tinto, a dimostrazione del fatto che la musica generalmente intesa come “di nicchia”, quando è eseguita bene riesce a raggiungere il gradimento anche del grande pubblico.
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Il fatto, poi, che nella Locride esistano due realtà come i cori “Shalom” di Caulonia e “Abc” di Bovalino è davvero eccezionale, e manifestazioni come quella di ieri aiutano a far conoscere certi fermenti positivi e colti del nostro comprensorio, che nulla hanno a che vedere con l’immagine stereotipata della nostra terra che viene fuori da certo giornalismo sensazionalista, aggravata da certa cinematografia che si alimenta coi miti della criminalità organizzata.
Caulonia esprime musica colta e raffinata anche se a pochi chilometri si è consumata la “faida dei boschi”; idem Bovalino, anche se sorge ai piedi di quell’Aspromonte che taluni vorrebbero descrivere solo come terra di delinquenti. Dunque, la Locride è anche e soprattutto arte, cultura e spiritualità.
Tornando alla manifestazione di ieri sera, non possiamo non sottolineare l’atmosfera magica e suggestiva che si è respirata, grazie alle emozionanti performance canore dei tre cori, che hanno concluso esibendosi insieme con brani di Vivaldi, Betta e una composizione dello stesso maestro Frascà, visibilmente compiaciuto per l’ottima riuscita della manifestazione.
Da segnalare, infine, la partecipazione straordinaria del quartetto d’archi che si è esibito insieme al coro “Shalom” prima e coi cori uniti poi, l’eccellente performance di Ilario Albanese alla tromba (per il quale il maestro Frascà ha chiesto un supplemento di applausi), l’appassionata recitazione dell’attore e cantautore Fabio Macagnino durante l’esecuzione di “Levitu” (composizione del Maestro Frascà su testo di Ilario Ammendolia) e la padronanza del ruolo mostrata, nonostante la giovanissima età, da Caterina Pizzata, che ha curato la presentazione dei cori e ha suonato il pianoforte.
Alla fine l’apprezzamento per l’ottima riuscita della manifestazione è stato unanime. Segno che la buona musica – tutta – piace a tutti, anche quando non rientra nella categoria “popolare”.