di Attilio Tucci*
CAULONIA – Come prima considerazione mi viene da pensare che sulla base delle vedute del Sindaco non potremmo aprire un dialogo produttivo sulle condizioni economiche del Comune di Caulonia, avendo posizioni non convergenti. Per quanto riguarda la terminologia e cioè la definizione di squilibrio è stata usata dalla stessa giunta nella delibera 138 e pertanto trovo grottesco negarlo a mezzo stampa quando poi lo si certifica in atti deliberativi, ma questa potrebbe essere intesa come polemica sterile ed onestamente non è mai stato questo un mio obiettivo.
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Mi piacerebbe invece capire se il punto di vista degli altri amministratori e del mio partito, il PD, è convergente con quello del Sindaco. Il problema non è come definire gli oltre tre milioni di euro se sono squilibrio o se altri comuni stanno peggio di noi ma è costruire politiche per il futuro che impediscano l’accumularsi di tale distanza tra le somme previste e quelle realmente incassate dal Comune.
Le regole dei bilanci comunali, è vero che sono cambiate, ma lo sapevamo ormai da più di tre anni e quando dall’opposizione ho cercato con tutti i mezzi di porre attenzione su questi cambiamenti ho avuto sempre risposte vuote e inconcludenti. Ora stiamo vivendo questo delicato momento, chiunque dovrà in futuro gestire il Comune si porterà il fardello di questo disavanzo il cui ripiano avrà precedenza su qualsiasi altra ipotesi di investimento.
Un appello ora al mio partito: avevo chiesto un incontro sulla variante del campo sportivo e non ho avuto risposta (d’altronde la avevano già approvata in gran silenzio), ho chiesto l’immediato ritiro della stessa senza ancora nessuna risposta, mi auguro che almeno che sul bilancio si possa aprire una discussione che aiuti il paese nella sua unità.
Le politiche di una comunità si creano giorno per giorno con vicinanza e ascolto. Mi dispiacerebbe se dovessero ripetersi episodi come quello di Siderno, dove il PD ha saputo solo mostrare i muscoli in ritardo e probabilmente nel disinteresse di una collettività che non sempre giustifica quella politica che si basa sulla difesa delle posizioni di potere consolidate e non si preoccupa di creare sintonia con la base elettorale.
*: capogruppo di “Spazio Aperto PD” in consiglio comunale