di Francesca Cusumano
LOCRI- Una riduzione del 50% del canone idrico per le zone in cui l’acqua potabile non è stata erogata. E’ quanto è stato deliberato dalla Giunta comunale il 29 maggio scorso, su proposta dell’assessore al Bilancio, in cui è stato “dato mandato al responsabile dell’Ufficio Tributi dei Servizi finanziari di procedere al ricalcolo del ruolo del servizio idrico integrato, relativamente alle sole utenze domestiche e quelle degli esercizi commerciali esercenti l’attività di somministrazione di alimenti e/o bevande, riconoscendo per il disagio arrecato all’utente un ristoro sotto forma di riduzione del 50% del canone di acqua potabile per gli anni 2011 e 2012, nelle zone soggette in cui non è stata erogata acqua potabile agli utenti, ovvero: Rutolo, Pietropaolo, Notrica, Ficheto, Faraone, Russo, Capozza, Canneti, Paterriti, Caruso, Lucifero, Mandorleto, Barro, Moschetta, Merici“.
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Un disagio che come più volte riportato da Lente Locale, da diversi anni sono costretti a subire i cittadini delle contrade interessate, a causa dello scorrimento dai propri rubinetti di un’acqua di colore rossastro e a tratti nera, inutilizzabile sia per uso personale sia per quello domestico. Era stato il Ctu incaricato dal Tribunale, Giuseppe Mirarchi, ad attestare la presenza di tassi di ossido di manganese superiori alla media consentita dalla legge. Ragion per cui venivano programmati una serie di interventi finalizzati alla soluzione definitiva della problematica, attraverso un atto transattivo della Sorical con il Comune di Locri. E in occasione del consiglio comunale aperto del 2 febbraio scorso, accogliendo una proposta del gruppo consiliare di minoranza, veniva approvata all’unanimità la sospensione dei canoni idropotabili fino al 30 maggio nonchè l’invio di una delegazione di 8 membri alla Regione Calabria, per sottoporre alla sua attenzione il caso dell’acqua nera.
Proprio qualche settimana fa invece, il gruppo “Impegno e Trasparenza-Pd” aveva scritto al primo cittadino Calabrese e al presidente del consiglio comunale Maio,chiedendo (“scaduto il termine del 30 maggio- scrivevano- e nonostante i solleciti di questo gruppo non si è proceduto all’invio della delegazione presso la Giunta regionale”), di votare al prossimo consiglio una mozione di indirizzo da rendere immediamente esecutiva, applicando a tutti i cittadini serviti dai pozzi di contrada Canneti, “lo sgravio parziale delle fatture relative alle utenze del servizio idrico per ogni annualità attualmente in riscossione, sia a titolo ordinario che coattivo, sino alla risoluzione del problema”.