RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
“Quanto altro ancora dovrà sopportare il popolo calabrese prima che venga sancito il Game Over su un’intera classe dirigente squalificata moralmente e politicamente?” E’ il commento del fondatore e leader del movimento “Ammazzateci tutti”, Aldo Pecora, alla notizia delle perquisizioni e delle misure di custodia cautelare verso decine di consiglieri ed ex consiglieri regionali calabresi, operate stamane dalla Guardia di Finanza a seguito delle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
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“Ancora una volta – dice Pecora – la magistratura e le forze dell’ordine fanno quello che i partiti di Roma non riescono o non vogliono fare: pulizia”.
“Adesso non è una questione di sigle o partiti. Chi ruba ai cittadini, in una delle regioni più povere d’Italia e d’Europa, fa qualcosa che travalica l’immoralità e la delinquenza e diventa orrido, mostruoso, un vero e proprio crimine contro l’umanità, e a mio e nostro avviso – propone il leader antimafia – deve essere perseguito e punito come la ‘ndrangheta, con l’imprescrittibilità dei reati commessi, il massimo della pena edittale prevista dal codice penale quando si tratta di reati di mafia, la ‘morte civile’ con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca di tutti i beni a qualsiasi titolo riconducibili al politico ladro o corrotto”.
“Molti dei poltici finiti in manette – conclude Pecora – fino a non poco tempo fa ridevano del sottoscritto e di ‘Ammazzateci tutti’. A loro vorrei dedicare, con un sorriso amaro, un successo dei Rolling Stones: ‘Time is on my side'”.