di Gianluca Albanese
LOCRI – Si erano prenotati a maggio un test cardiovascolare da sforzo con cicloergometro, da realizzare all’ospedale di Locri; se non ci fossero stati particolare intoppi, lo avrebbero potuto fare nella seconda decade di agosto. Oggi hanno ricevuto la comunicazione dal reparto di Cardiologia del nosocomio locrese, che l’esame non può essere fatto alla data prevista dalla prenotazione e che sarebbero stati contattati a settembre per ulteriori delucidazioni sulla data presunta dell’esame. Una beffa per un gruppo di pazienti della Locride, che deve fare un banalissimo test da sforzo.
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Cose che succedono all’ospedale di Locri. Alla base della mancata realizzazione dell’esame, ci sarebbe un guasto proprio al cicloergometro (quella sorta di cyclette che si usa durante la prova da sforzo) per riparare il quale non sarebbero stati forniti i dovuti ricambi.
Ma non solo. Da quanto siamo riusciti ad apprendere, infatti, non sarebbe possibile, ad oggi, compiere altri esami, come ad esempio l’holter pressorio.
E allora? Non sono troppi quattro e passa mesi di attesa per un esame del genere e, soprattutto, è davvero così difficile fornire i ricambi necessari alla riparazione del cicloergometro?
Giriamo la domanda al commissario regionale per la Sanità Massimo Scura (che in occasione di una recente visita all’ospedale di Locri avrebbe detto ai medici che “C’è di peggio in Calabria”) e al Commissario Straordinario dell’Asp di Reggio Calabria Santo Gioffrè, persona perbene che di casi come questi ne deve sicuramente affrontare parecchi durante il giorno.
Non vorremmo che questa fosse l’ennesima occasione per fargli esclamare, come sua consuetudine….”Mancu li cani”.