LOCRI – E’ una corsa contro il tempo a palazzo di Città per cercare di redigere, entro domani, il piano di rientro necessario ad accedere al fondo di rotazione e poter incassare, da marzo in poi, le prime tranche del prestito governativo tale da scongiurare il rischio dissesto e risanare le casse dell’Ente attualmente guidato dal commissario straordinario Francesca Crea.
Sono tutti al lavoro, anche nei giorni tradizionalmente dedicati al riposo: responsabili d’area, staff e la stessa Crea coi due subcommissari. Già nella tarda mattinata di domani si dovrebbe sapere qualcosa della documentazione che poi verrà trasmessa alla commissione ministeriale la quale, a sua volta valuterà, appunto, la congruità del piano di rientro. In città c’è grande curiosità e anche un pizzico di apprensione, alimentata da alcune voci che sono circolate in giornata, a proposito della ricognizione in corso dei debiti fuori bilancio. Alcuni spifferi di palazzo di città, infatti, riferscono della presunta scoperta di debiti fuori bilancio di vecchia data contenuti in tre faldoni che sarebbero venuti alla luce solo adesso e che non sarebbero stati rinvenuti nemmeno durante il periodo in cui i conti comunali furono passati al setaccio dall’ispettore ministeriale Quirino Cervellini. L’indiscrezione, di per sé clamorosa e, ove confermata, drammatica non gode tuttora del rango di notizia, ma è bastato il passaparola per le vie cittadine ad alimentare la legittima preoccupazione per il futuro delle casse dell’ente, specie in queste giornate cruciali. Non rimane che attendere eventuali conferme. O, in alternativa, auspicabili smentite.
GIANLUCA ALBANESE