di Emanuela Alvaro
Spesso si fa meccanicamente, per abitudine, una determinata cosa o un percorso, senza pensarci su poi molto. Ad un certo punto senza un’apparente motivazione scatenante apri gli occhi e quello che fino a quel momento è sembrato normale o sopportabile non lo è più.
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Un lungo preambolo per raccontare ciò che è accaduto oggi ad una persona, una donna, una professionista, di Siderno attraversando la lunga, lunghissima e asfissiante galleria della Limina.
Entra in galleria e ad “accoglierla” il solito tanfo provocato dai tubi di scappamento delle auto in transitano dentro questo budello, il tutto amplificato da un clima certo non clemente, la percentuale di umidità oggi tocca punte estreme e lì tra la nebbia artificiale, la penombra, l’umidità, scorge degli operai di una ditta non ben identificata, intenti a lavorare senza alcun oggetto che le abbia potuto far pensare che lo stessero facendo in modo sicuro. A spiccare l’assenza delle mascherine per coprire in qualche modo e proteggere, almeno in parte, le vie respiratorie.
Allarmata, sconcertata, ma soprattutto preoccupata per la condizione in cui stessero lavorando questi operai inizia a telefonare a chi, secondo lei, avrebbe potuto in qualche modo e con i propri mezzi, intervenire.
Interpellati i Carabinieri della Stazione di Mammola e la Guardia di Finanza le hanno risposto che non rientra nelle loro competenze e quindi, riflettendo, decide di chiamare l’Ispettorato del lavoro, chi altrimenti, ma la risposta non è quella che vorrebbe sentire. Le spiegano che lavorano su programmazione in considerazione del poco personale e che probabilmente sono gli stessi operai che autonomamente deciderebbero di non portarle. Ma questo è possibile, la normativa non prevede una sanzione alla ditta se l’operaio non indossa le protezioni per mettersi in sicurezza mentre lavora? Comunque le è stato detto eventualmente di procedere con un esposto.
Di fatto le telefonate non hanno prodotto i risultati sperati, ci si augura almeno che leggendo questo pezzo si possa riflettere su quello che da normale passa per essere straordinario.