RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Sostenibilità ambientale e iniziative a sfondo sociale caratterizzeranno l’estate 2015 dell’associazione Cambi@menti. Si inizia venerdì 17 luglio a Gerace con il laboratorio riciclo del cibo “Avanzi di Gusto”, dove si insegnerà a cucinare utilizzando gli avanzi dei cibi per ridurre gli sprechi.
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Si tratta del primo di tre appuntamenti “gastronomici” programmati per la stagione estiva da Cambi@enti (oltre a quello del 17 luglio si terranno altri due incontri, il 21 agosto e il 4 settembre). “Il progetto Avanzi di gusto- spiega la presidente di Cambi@menti Teresa Pellegrino- nasce da una semplice constatazione: ogni giorno una moltitudine di scarti, avanzi e prodotti finisce inesorabilmente nel cestino della spazzatura, anche se ancora utilizzabili. Evitare gli sprechi è un’esigenza crescente, anche in cucina, un settore in cui i concetti di sostenibilità e risparmio stanno guadagnando sempre maggiori consensi. Dimostreremo che è possibile preparare piatti belli e buoni utilizzando gli avanzi, e che con essi è possibile realizzare ricette colorate e fantasiose, ricche di sapore”.
L’iniziativa consiste nell’ allestire una cucina e un punto ristoro all’interno degli eventi culturali che si terranno presso il Centro Visita del Parco d’Aspromonte a Gerace. In queste occasioni verranno offerti pasti e materiale informativo, con il solo intento di sensibilizzare al consumo critico e di promuovere in modo creativo l’importanza della sostenibilità ambientale che passa attraverso la cucina.
Ma l’attività estiva di Cambi@menti non si ferma ad “Avanzi di Gusto”. Nel mese di luglio il sodalizio parteciperà anche ai “Sentieri della memoria”, iniziativa che l’associazione Libera promuove ogni anno per ricordare le vittime innocenti della ‘ndrangheta. Una marcia che parte da Bovalino per giungere fino a Pietra Cappa, nel cuore dell’Aspromonte e nel comune di San Luca, in ricordo di Lollò Cartisano e di tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta. Al termine del tragitto sarà celebrata una messa officiata da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera
