di Antonio Baldari
LOCRI – E’ sempre di attualità scottante, manco a dirlo, l’ospedale civile di Locri che tiene comunque banco, nel bene e nel male, pressoché quotidianamente.
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Oggi, a prendere carta e penna per scrivere sulla struttura di contrada Verga, è la triade della segreteria provinciale Uil Fpl Calabria, formata da Nuccio Azzarà, Francesco Politanò e Nicola Simone, che ufficialmente interviene con una lettera dello scorso 13 luglio, stavolta chiaramente vertente su quella che definiscono “occupazione di spazi ospedalieri – ospedale spoke di Locri”, per essa rivolgendosi al commissario straordinario; al direttore amministrativo aziendale ed all’architetto Galletta/Atp Locri e Asp di Reggio Calabria.
Ed invero, Azzarà, Politanò e Simone asseriscono che “Sconcerta l’arroganza del Direttore SOC Servizi Amministrativi Ospedalieri e della presunta Dirigente responsabile dell’“Osservatorio Epidemiologico – registro tumori” che “motu proprio” hanno deciso l’occupazione di spazi e locali, ubicati all’interno della Struttura dell’Ospedale Spoke di Locri, ancora di più sconcerta – essi incalzano – il comportamento indifferente e tollerante di codesta direzione che, nonostante le numerose denuncie di questo Sindacato, ha omesso di intervenire onde evitare l’inutile utilizzo di spazi della struttura Ospedaliera, che vengono destinati solo per compiacenza ad altri settori”.
Una chiara presa di posizione, della sopraccitata sigla sindacale, che conclude il proprio intervento chiedendo “l’immediato ripristino allo stato originale dei locali in questione, in attesa di una attenta ed oculata riorganizzazione degli spazi – epilogano Azzarà, Politanò e Simone – se si continua in una gestione di totale anarchia dell’ASP, non rimarrà che rivolgersi alla Magistratura Ordinaria, affinché accerti le spese sostenute per l’adeguamento dei locali assegnati, in assenza di qualsiasi atto programmatico-organizzativo e, altresì, la legittimità degli incarichi conferiti ai predetti dirigenti “Direttore SOC Servizi Amministrativi Ospedalieri” ed al Responsabile dell’“Osservatorio Epidemiologico – registro tumori”.