di Antonio Baldari
STILO – Lo scorso 30 giugno è stato a larghissima maggioranza rieletto quale presidente del Gal Alta Locride, il gruppo di azione locale che aveva ereditato il 7 agosto di tre anni orsono in condizioni a dir poco disastrose; ma Enzo Mario Minervino, consigliere comunale di maggioranza a Stilo e nuovamente riportato sullo scranno più alto di viale Roma, sede ufficiale del Gal, nella “Città del Sole”, è animato da spirito propositivo che lascia poco allo spettacolo ma concede molto alla concretezza nonostante non manchino le difficoltà: a tale proposito gli abbiamo rivolto alcune domande, che qui di seguito riportiamo unitamente alle risposte
{loadposition articolointerno, rounded}
Enzo Minervino, a chi va il Suo pensiero all’indomani della rielezione a presidente del Gal?
Mah, intanto, ringrazio tutti coloro che ancora una volta mi hanno designato alla guida del Gal Alta Locride a cominciare dai più stretti collaboratori, poi, certamente, il mio pensiero va principalmente ai sindaci dei Comuni che sono compresi nell’area geografica di competenza
Sindaci che non sono stati così compatti nell’ultima uscita relativa al laboratorio della futura città metropolitana…
Sì, concordo con Lei, ma faccio altrettanto riferimento al loro agire più in generale, debbono svegliarsi e dare un più incisivo contributo più di quanto non sia stato fatto fino ad oggi, del resto non si vive di sola città metropolitana e, comunque, bisogna essere preparati per arrivarci
In tal senso quali sono le priorità per questo Suo secondo mandato?
Credo che l’Ambiente rivesta un’importanza fondamentale nell’operato dei Comuni che vanno da Bivongi, Pazzano e Stilo a Roccella Jonica, passando da Camini, Caulonia, Monasterace, Placanica, Riace e Stignano, la gestione dei rifiuti diventa volano di sviluppo di questi territori a partire dalla raccolta differenziata che però dev’essere fatta in modo serio, attento e responsabile
Nel meeting di Pazzano sulla città ed area metropolitana ci è parso di cogliere anche una certa sintonia con il Suo collega, Antonio Alvaro, presidente del Gal Batir in barba alle gelosie ed ai dispettucci che solitamente si fanno quando si ricopre lo stesso ruolo…
Il presidente Alvaro è una persona che stimo anche perché ci si è subito intesi per quanto riguarda lo sviluppo più ampio dei territori che guidiamo, lui è più sul versante tirrenico della provincia reggina ma l’unità d’intenti è identica lavorando in piena sinergia per una proposta comune che dia spazio alle eccellenze turistiche locali, come abbiamo fatto noi con le microfiliere per bergamotto e vino che neanche la stessa regione Calabria ci avrebbe scommesso un centesimo
Ma, verità per verità, Lei ci crede alla città metropolitana?
Sì perché ho sempre lavorato per unire i territori e non già per dividerli o coltivare l’orticello di casa mia, che non porterà da nessuna parte da qui ai prossimi anni