di Redazione
LOCRI – «Non esiste, in ordine ai servizi offerti, un’effettiva libera concorrenza nel mercato degli operatori telefonici e, neppure, la libertà di scelta per i consumatori nell’ambito delle tariffe più vantaggiose, applicate da alcuni operatori, a parità di servizi. Tale libertà sussiste solo in teoria, ma non in pratica, in quanto si è spesso costretti ad utilizzare l’unico gestore abilitato a garantire l’erogazione di tutti i servizi, ma ad un costo più elevato». Inizia così la riflessione del nostro lettore G.A., che ci racconta la sua piccola ma significativa “odissea” nel mondo delle tariffe e dei gestori dei servizi telefonici
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«In data 11/04/2015, ho avuto – continua – la “brillante” idea di cambiare gestore per la linea telefonica fissa, aderendo ad una promozione offertami da un operatore “x” con migrazione dall’operatore “y”.
Alla scadenza dei trenta giorni (periodo in cui usufruivo ancora dell’ADSL fornitami dal precedente gestore), il nuovo operatore non aveva ancora provveduto all’attivazione de qua. Dal giorno successivo, ossia 12 maggio, sono rimasto senza ADSL e senza il servizio “chi è”, per l’identificazione del numero del chiamante.
A seguito – prosegue – di numerosi solleciti effettuati al nuovo gestore, rimasti del tutto inevasi, sono stato costretto ad instaurare il procedimento di conciliazione dinnanzi al Corecom, proponendo la relativa istanza; procedimento propedeutico per adire le competenti sedi giudiziarie.
Soltanto dopo dieci giorni dalla predetta istanza, in particolare il giorno quattro giugno è stata attivata l’ADSL ma non correttamente (stante la minore velocità rispetto a quella pattuita e le numerose interruzioni nel corso della giornata) e non il servizio “chi è”, tutt’ora inattivo, per presunti problemi tecnici non risolvibili a breve, attesa l’esistenza di una “linea virtual” che non consente il collegamento diretto con la centrale; problemi ribaditi dall’operatore telefonico anche in sede di udienza del 24/ giugno.
A tal fine, intendo rilevare che tale linea virtual esisteva anche con il precedente gestore, che mi garantiva regolarmente non solo tutte le chiamate, ma anche l’ADSL senza interruzioni ed il servizio “chi è”.
Comunque, sussistono altri utenti che, pur essendo residenti nella stessa zona ed utilizzando il mio stesso gestore, usufruiscono del servizio “Chi è” senza alcun problema.
Da ciò discende che sono costretto ad effettuare un’ulteriore migrazione verso l’unico operatore, abilitato ad attivarmi tutti i servizi, ma ad un costo superiore.
Per tanto, – conclude il nostro lettore – oltre all’inesistenza della libertà di scelta dei consumatori nell’ambito dei vari operatori telefonici a parità di servizi, si realizzano anche diverse situazioni di disparità di trattamento, non solo tra Nord, Centro e Sud Italia, ma anche nella stessa città in cui abito; disparità non giustificabili sul piano normativo».