di Antonio Baldari
STILO (RC) – Secondo il noto principio di “corsi e ricorsi storici” di vichiana memoria, poiché promosso da Giambattista Vico, celeberrimo filosofo, storico e giurista del Seicento italiano, nella vita prima o poi tutto torna. Un ritorno alle proprie origine è ciò che sta accadendo da un paio d’anni a questa parte a Stilo, che sta riscoprendo le proprie origini storico-religiose di chiara matrice bizantina.
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Una riscoperta che s’inserisce nel quadro più ampio di una ottimizzazione delle risorse monumentali a disposizione, vedi palazzo San Giovanni, e di un investimento in termini socio-culturali come nel caso delle origini orientali riconducibili alle primissime tracce del monachesimo e del basilianesimo che proprio nello Stilaro attecchirono come del resto ancor’oggi attestano le laure, altrimenti conosciute come grotte eremitiche dove l’ortodossia orientale crebbe e si sviluppò anche attraverso le successive costruzioni di edifici sacri, su tutti la monumentale Cattolica.
La “Città del Sole” di campanelliana memoria, vive un momento che costituisce molto più di un ritorno di fiamma verso ciò che fu oltre dieci secoli fa. Adesso, la realizzazione di questo nuovo percorso poggia le basi della sua realizzazione nella volontà dell’amministrazione comunale di stringere un vero e proprio “patto” con l’associazione culturale “Ortodossi in Calabria”, presieduta da Ercole Massara, per la costruzione della futura comunità stilese.
Un primo passo per riappropriarsi della propria identità culturale sarà l’affidamento, in comodato d’uso, di buona parte dell’ex casa comunale, palazzo san Giovanni per l’appunto, quale punto strategico di riferimento per le attività da svolgere, in questo sostenuto dal Centro ortodosso di studi “San Dionigi il Piccolo” che ha nel professor Giorgio Barone Adesi la sua stella polare per uno sviluppo di contenuti serio e responsabile che collochi Stilo, e per esteso la vallata dello Stilaro comprendendo anche le vicine Bivongi, Monasterace e Pazzano, nella posizione di nuovo crocevia di uomini e donne di buona volontà che abbiano a cuore il voler lavorare per un mondo nuovo.
Per come è emerso nel convegno recentemente organizzato proprio a Stilo, promosso dalla regione Calabria; il Comune di Stilo; l’associazione “Ortodossi in Calabria” e l’università “Magna Graecia” di Catanzaro, alla presenza del vescovo di Antiochia, nonché presidente dell’Osservatorio ortodosso-calabro sulla libertà religiosa nel Mediterraneo, Elia Toume, e di Nikos Maghioros, dell’Università aristotelica di Salonicco, nel corso del quale è stato posto l’accento sulle attività e la programmazione dell’Osservatorio, la necessità sembra essere quella di guardare al mondo che sta evolvendosi in modo piuttosto veloce, anche sotto il profilo religioso, e per il quale non si vuole certamente farsi cogliere impreparati.