REGGIO CALABRIA-La Polizia di Stato, nella mattinata odierna, ha eseguito un decreto di confisca beni, disposto dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di un esponente di vertice della cosca di ‘ndrangheta “BRUZZISE”, operante nel territorio di Barritteri di Seminara (RC), coinvolto nell’operazione denominata “Cosa Mia”, che ha consentito di acclarare come il contesto generale dei lavori di ammodernamento dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fosse stretto nella morsa delle organizzazioni criminali collegate alle cosche GALLICO e BRUZZISE.
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Il citato provvedimento ha interessato beni riconducibili a BRUZZISE Antonio cl. ’67, tratto in arresto in data 08/06/2010 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione denominata “COSA MIA”, che ha coinvolto, tra gli altri, i maggiori esponenti delle ‘ndrine dei “Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano” di Palmi e quelle contrapposte dei “Bruzzise-Parrello”, operanti nella Frazione di Barritteri di Seminara, accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, finalizzata al controllo e alla gestione degli appalti pubblici relativi ai lavori di ammodernamento del V macrolotto dell’autostrada A3, nel tratto compreso tra gli svincoli di Gioia Tauro e Scilla.
In particolare, BRUZZISE Antonio, attualmente detenuto, è stato condannato in primo grado dalla Corte di Assise di Palmi alla pena di anni 16 di reclusione, per aver preso parte, in qualità di organizzatore, all’associazione a delinquere di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata cosca “Bruzzise”.
Le indagini patrimoniali, condotte dal locale Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, hanno dimostrato la sproporzione tra i redditi percepiti dal proposto e il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, frutto del reimpiego di capitali illeciti.
Il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, accogliendo le risultanze delle suddette investigazioni, ha disposto la confisca dei seguenti beni:
– 1 appartamento e 1 immobile adibito ad autorimessa, ubicati a San Giorgio di Mantova (MN);
– 1 terreno, composto da lotto area edificabile e fabbricato rurale, ubicato a San Giorgio di Mantova (MN);
– impresa individuale “Macrì Maria Teresa”, con sede a Seminara (RC), operante nel settore del trasporto di merci su strada;
– 7 beni mobili registrati (semirimorchi e trattori stradali), strumentali all’attività dell’impresa “Macrì Maria Teresa”.
Il valore complessivo dei beni è di circa un milione di euro.