di Antonella Scabellone
PALIZZI- Rinvenuta a notte fonda l’arma con la quale ieri sera, a Palizzi, nei pressi della stazione ferroviaria, il commerciante Francesco Ferraro ha ucciso a colpi di falce, dopo averlo investito, il disoccupato cinquantenne Antonio Genova. Si tratta di una roncola che è stata ritrovata a 3Km dal luogo del delitto.
{loadposition articolointerno, rounded}
Un attrezzo agricolo molto simile a quello utilizzato per il delitto è stato rinvenuto nella autovettura di Ferraro, un Suv, sottoposto già da ieri a sequestro.
Alla base del brutale omicidio pare vi siano dissidi privati tra i due che si trascinavano da tempo. Francesco Ferraro (foto in basso), che insieme ai genitori commercia ceramiche, si è costituito e sta collaborando con i Carabinieri di Locri; avrebbe riferito di sentirsi perseguitato dal Genova da cui avrebbe subito in passato diverse vessazioni.
La vittima, Antonio Genova (foto in alto) pregiudicato, risulta residente a Milano, ma di fatto stabilitosi a Palizzi dove pare non svolgesse al momento nessun tipo di attività lavorativa.
Intanto man mano che le ore passano, si sta cercando di ricostruire il mosaico dell’accaduto e il probabile movente dell’omicidio.
Pare che nei giorni scorsi il Ferraro abbia subito un danneggiamento delle gomme della sua auto; circa un mese fa poi il presunto incendio dell’auto del padre.
La vittima Antonio Genova, il 28.7.2008 è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Palizzi Marina in flagranza di detenzione e porto illegale di arma clandestina e minacce gravi poiché, in pieno centro urbano, dopo aver minacciato impugnando un revolver una donna del luogo – all’epoca legata da vincoli sentimentali con un parente dell’odierno arrestato (ex zia) – nei confronti del cui nipote asseritamente nutriva rancore per ragioni di carattere personale, ha esploso in aria 7 colpi di arma da fuoco, presenti anche i 2 figli minori della donna, scaricando completamente il caricatore della pistola (7 colpi), successivamente rinvenuta occultata in un anfratto adiacente la propria abitazione di residenza, unitamente a 30 proiettili cl.32.
Inoltre, numerosi altri sono gli episodi di cui i Ferraro lamentano di essere vittime del GENOVA negli ultimi 20 30 giorni. La vittima, tra l’altro, nel dicembre 1994, fu arrestato dai CC di Milano X omicidio.
Sgomento in città rimane comunque per la ferocia del delitto le cui indagini sono state affidate ai Carabinieri del Gruppo Locri diretti dal colonnello Giuseppe De Magistris con il coordinamento della Procura della Repubblica.
Francesco Ferraro