di Redazione
Due modi diversi quelli di affrontare la problematica degli Lsu-lpu calabresi che attualmente stanno protestando dopo l’espunzione dell’emendamento che avrebbe permesso alla Regione Calabria di spendere risorse proprie e finalizzate alla loro contrattualizzazione. Mentre il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno (che è anche e soprattutto parlamentare) si limita a esprimere vicinanza ai lavoratori attraverso una nota in cui scrive che “A nome della delegazione parlamentare del Partito democratico calabrese e di tutto il Partito regionale esprimo la solidarietà e la vicinanza agli Lpu-Lsu che in queste ore sono mobilitati per difendere il proprio diritto all’occupazione”. E’ quanto dichiara il segretario regionale del Partito democratico della Calabria, on. Ernesto Magorno. “Siamo al fianco di questi lavoratori: parliamo di cinquemila precari a cui sono affidate fondamentali attività nei nostri territori di cui i Comuni fruiscono per l’erogazione di servizi primari – dichiara Magorno -. Chiediamo al Governo di prendere posizione senza indugi per sbloccare questa drammatica vertenza”, l’assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano, direttamente dal presidio dei lavoratori in lotta a Villa San Giovanni sembra quasi sfidare l’esecutivo Renzi e invita i sindaci a utilizzare le risorse che la Regione Calabria ha messo in campo per la contrattalizzazione dei precari.
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“Sono stata – ha scritto l’assessore Roccisano – a Villa San Giovanni, dove le principali sigle sindacali (CGIL, CISL, UIL, USB) e i lavoratori LSU/LPU stanno manifestando di fronte all’imbarco della Caronte in risposta al non inserimento dell’emendamento che li riguardava.
Ho ascoltato le loro richieste e sono al loro fianco.
Va chiarito con forza che questa azione non costa nulla al Governo. I fondi li ha messi a disposizione la Regione Calabria e sono risorse proprie calabresi. Non interessa, ne’ politicamente ne’ tecnicamente dove e come vengono inseriti gli emendamenti. Io sono al servizio della Regione Calabria, e svolgo la funzione di assessore regionale per rispondere al popolo calabrese. Non ho altri interessi e non ho altre responsabilità se non quella di garantire, in questa fase ed in questa vicenda specifica, ai 5000 LSU/LPU la loro prosecuzione del contratto di lavoro. Ne’ la Calabria ne’ loro stanno chiedendo alcuna elemosina o finanziamento aggiuntivo o straordinario.
La situazione di cui parliamo non e’ assimilabile a casi di altre regioni, ne’ questa e’ la sede per fare simili confusioni, spesso strumentali solo a non affrontare né risolvere il problema.
Se il ministro Poletti ha altre soluzioni da proporre sono pronta a riceverle, valutarle e discutere in qualsiasi momento e luogo. Sino ad allora la Calabria proseguirà’ con le soluzioni e gli strumenti gia’ individuati e finanziati con fondi propri.
Mi auguro e sono certa che i parlamentari calabresi siano latori attivi di questa linea e che anch’essi lavorino nel solo interesse dei cittadini calabresi stimolando il governo a facilitare le soluzioni e non ostacolare e incancrenire problemi gravi e seri che toccano la vita quotidiana delle persone.
Sino a quando il governo non ci proporrà altre soluzioni concrete, i sindaci della mia regione saranno in condizione di continuare legittimamente a spendere i fondi messi a disposizione dalla Regione in deroga”.