di Gianni Rocca*
BENESTARE – Con le ultime delibere di Giunta, l’Amministrazione Comunale di Benestare impone spropositati aumenti delle tariffe e tributi che andranno a incidere pesantemente sulle tasche dei cittadini. Tutte le tariffe: Tari, Tasi, Irpef, subiscono consistenti rincari, ma quelle sul Servizio Idrico sono più che raddoppiate. Le stesse tariffe, con un aumento progressivo, tartasseranno ancor di più i cittadini onesti che non prelevano abusivamente l’acqua dalla rete. Con le nuove tariffe, un nucleo familiare di 4 persone con un consumo pro-capite giornaliero di circa 250 litri, andrebbe a pagare per circa 350 metri cubi all’anno oltre 950 euro, cui vanno ad aggiungersi 105 euro per il servizio fognatura e 231 euro per il servizio depurazione, per un totale complessivo di 1.291 euro, considerando anche il fatto che un quarto dei residenti non è ancora provvisto di rete fognaria e solo un terzo usufruisce del servizio di depurazione.
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Questi aumenti giganteschi non possono giustificarsi solo con il fenomeno dell’abusivismo. Peraltro, con apposita determina di giunta, nel periodo preelettorale si andava incontro a possibili abusi permettendo l’installazione del misuratore nelle abitazioni anche a coloro i quali avevano la predisposizione a bordo strada. Difatti, le letture trimestrali, fornite dall’ente erogatore, evidenziano dei dati di prelievo pressoché costanti nell’arco dell’anno con una media di oltre 700 litri ad abitante, ossia: tre volte l’acqua effettivamente erogata al cittadino!
Le ragioni di un così alto divario tra l’acqua prelevata e quella erogata sono sicuramente riscontrabili nelle ormai obsolete reti ultratrentennali, caratterizzate da erosioni, con conseguenti perdite che tra l’altro possono essere una probabile causa di importanti smottamenti registratasi nel centro cittadino, oltre che delle perdite relative agli impianti dei servizi degli edifici pubblici.
Purtroppo, l’attuale Amministrazione non si è affatto preoccupata di intervenire per rinnovare reti ed impianti, anzi si è prodigata a chiedere finanziamenti per piazze, ignorando le sollecitazioni di chi annoverava il ripristino della rete idrica tra gli interventi prioritari e più urgenti.
Il ricorso alle attuali tecnologie basate sul telecontrollo, disponibili da oltre un ventennio, mediante il continuo monitoraggio delle reti avrebbe potuto consentire il conseguimento di discreti risparmi e con pochi investimenti si sarebbe potuto evitare che nel mese di luglio si attivasse il “troppo pieno” nei serbatoi comunali.
L’invito è che il Sindaco e tutta l’Amministrazione si attivino per affrontare i veri problemi della Comunità. Siamo stufi di passerelle e proclami. La politica deve essere concreta!