di Antonio Baldari
STILO- Finalmente, dopo tanto tempo, è tornato ad essere il palio di tutti gli stilesi! Dopo 15 anni, infatti, il “Palio di Ribusa” di Stilo ha nuovamente incendiato i cuori delle migliaia di turisti e/o visitatori occasionali, ancorché lontanissimi dalle cifre delle prime quattro edizioni, perché tutti, e si sottolinea di nuovo tutti, hanno fatto la propria parte.
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Dal Comune di Stilo che nel gennaio scorso ebbe l’intuizione di riaffidare la delega della prestigiosa manifestazione al dipendente comunale e giornalista Francesco Sorgiovanni, supervisore artistico-organizzativo e quindi vero deus ex machina della kermesse che già nel marzo scorso aveva pronto il canovaccio delle meraviglie che si sono andate via via apprezzando nella due giorni dell’1 e 2 agosto; e poi la Pro loco che ha smesso gli unti e bisunti panni del “fare politica” nel recente passato e, dopo essere stata investita dalla stessa amministrazione comunale, si è data un gran daffare per l’organizzazione e la gestione dei servizi; i dipendenti comunali ed in special modo i tanto vituperati Lpu ed Lpu.
Che unitamente alle aziende del territorio comunale e non hanno profuso un notevole sforzo sotto il profilo strettamente logistico e di allestimento delle varie aree di accoglienza ed ingresso nei luoghi dell’antica contea Stylensis, su tutti la nuova arena ed annessa piazza del Palio che, dopo travagliati lustri, ha avuto un senso nella sua stessa essenza ed esistenza: ecco spiegata la ricetta del ritorno agli antichi splendori della prestigiosa manifestazione, migliorabile ancora nell’essere veramente “di tutti” riportando qui le 20-30mila persone degli anni d’oro 1997-2000, andate via via scemando per il disinteresse di quasi tutti, a Stilo, smarrendo il senso di appartenenza alla “Città del Sole” che, di riflesso, ha conosciuto le “basse fortune”.
Chi c’è sempre stata è la provincia di Reggio Calabria, presente il suo assessore Mario Candido, che, nonostante sia in stato di dismissione e liquidazione essendo alle porte l’esordio della città ed area metropolitana (che sostituirà il territorio provinciale reggino, ndr), ha assicurato i soldini, 45mila euro spicciolo più spicciolo meno, per potere quantomeno aprire le danze vista la clamorosa bocciatura, e per il terzo anno consecutivo, da parte della regione Calabria, a prescindere dal colore politico andando da Giuseppe Scopelliti a Mario Oliverio: da destra a sinistra sono stati sempre ceffoni per la rassegna storico-culturale di Stilo, fatto salvo solo due anni fa il riconoscimento delle somme promesse e dopo reiterate insistenze: quest’anno, forti di questa ritrovata serenità paesana, ci si è decisi ad andare al cuore del problema rappresentato dalla “materia grigia” presente in regione, e più specificatamente quel Pasquale Anastasi più volte aspramente bacchettato dai rappresentanti istituzionali di Comune e Provincia, Miriello e Candido, nonché dallo stesso Sorgiovanni.
Che, peraltro, si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa lamentando di altre manifestazioni “come a Roccelletta di Borgia con Chiara Giordano e dove ogni anno arrivano puntuali i finanziamenti e chissà perché…” – ha affermato sibillino il vulcanico Francesco, riportando pure apertis verbis gli sms non propriamente teneri che sono intercorsi tra lui ed i capogruppo del Partito Democratico al Consiglio regionale, Seby Romeo, nel momento in cui si era appresa la ferale notizia della cacciata della “Ribusa” dall’elenco delle manifestazioni a cui riconoscere i fondi per l’anno in corso, e quindi si profilano altri, durissimi, duelli, stavolta nelle stanze della politica regionale, strizzando un occhio pure al neo-assessore Federica Roccisano, originaria di Caulonia, che, in ogni caso, avrebbe già le sue brave gatte da pelare per l’altra, eccellente, bocciatura patita, sempre per parte della regione Calabria, dal Kaulonia Tarantella Festival.