di Maria Carmela Lanzetta*
Apprendiamo con grande dispiacere – ma anche con indignazione – che il sito di Capo Colonna viene utilizzato come parcheggio per le macchine degli sposi. A loro naturalmente auguriamo di cuore di essere felici per sempre, ma non è possibile continuare ad assistere a questo assurdo e incomprensibile utilizzo di un bene che appartiene a tutti, calabresi e non.
{loadposition articolointerno, rounded}
Sarebbe un grandissimo momento di sensibilità culturale se le prossime coppie di sposi dessero un segnale di condivisione per la salvaguardia e la valorizzazione del sito, rifiutando di utilizzare la spianata come parcheggio e chiedendo come regalo di nozze anche la rimozione del cemento.
Purtroppo in Calabria tutto tace, forse anche in attesa di qualche nomina, pur legittima. In realtà dovrebbero essere questi i momenti in cui si scende in campo e si dichiara, con molta tranquillità e senso delle Istituzioni, la propria posizione in merito ai beni culturali, senza aspettare di farlo solo nei convegni e negli incontri più gettonati. Purtroppo neanche dalla Regione giunge un segnale che dimostri, al più presto, la volontà di dar vita alla struttura amministrativa che si dovrà occupare dei beni culturali. Quanto dobbiamo aspettare ancora?