di Redazione
SIDERNO- Rosanna Trimboli e Salvatore Alessio Cardenia si sono aggiudicati la sesta edizione del Concorso di pittura estemporanea organizzato come ogni anno da Pro Loco e Fidapa di Siderno.
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La manifestazione si è svolta dall’uno al due agosto e si è conclusa domenica sera con la consegna di due premi; alla Trimboli, nota artista, pittrice e scultrice, è andato il riconoscimento della giuria tecnica (quadro in alto), mentre a Cardenia, giovane di buone e belle speranze, quello della giuria popolare (quadro in basso).
I quadri si ricollegano al tema del Belvedere per cui riproducono degli scorci colti nella via panoramica del borgo antico di Siderno Superiore. Agli altri partecipanti: Damocle Argirò, Carmela Salvatore, Manuela Stravaggi e Maria Teresa Figliomeni è stato dato un attestato di riconoscimento.
Quest’anno il convegno che solitamente precede la premiazione è stata dedicato al pittore sidernese Antonio Cutrupi, scomparso il 22 agosto del 2014, già membro della giuria tecnica del concorso, a cui da ora in avanti sarà intitolata una sezione del premio che va ad aggiungersi a quella istituita gia da alcuni anni in ricordo dello scultore Giuseppe Correale.
Dopo i saluti dei presidenti delle due associazioni organizzatrici, Pina Armocida Borzomì, per la Fidapa di Siderno e Agostino Santacroce, per la Pro Loco, sono intervenuti lo scultore Attilio Papandrea, che ha parlato del Cutrupi uomo, prima che artista, essendo stato a lui legato da una profonda amicizia, evidenziando l’importanza del paesaggio nella sua arte, e il critico d’arte Vincenzo Papa che si è soffermato sulla la tecnica di alcuni quadri di Cutrupi e sul tema ricorrente del mare e della vita marinara. Presente anche la professoressa Caterina Mammola che da anni supervisiona l’evento e ne cura l’organizzazione.
Durante la serata è stato proiettato un video sulla vita del pittore sidernese realizzato da Giu-seppe Santacroce. Per finire i commossi ringraziamenti di Giusy Cutrupi e Valeria Correale, figlie di due grandi artisti che, nella loro rinomata umiltà, hanno prodotto e lasciato alla città Siderno un patrimonio notevole di opere da custodire gelosamente.