di Gianluca Albanese
SIDERNO – Evidentemente, l’appello di Sasà Albanese non è rimasto inascoltato. Parlando di raccoltra differenziata, infatti, il dirigente del movimento politico “Fattore Comune” aveva ribadito come l’esigenza primaria fosse quella di poter contare su impianto di conferimento della frazione secca (carta, multimateriale, vetro) nelle vicinanze, senza fare come si usa ora, con l’impianto di San Leo in Siderno quasi completamente chiuso e la cui parte aperta è una mera stazione di trasferenza del “tal quale”, ovvero di rifiuti indifferenziati. Ebbene, proprio venerdì scorso, il presidente del consorzio di funzioni e di gestione “Locride Ambiente” Vincenzo Loiero ha scritto al direttore generale del dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria, ingegner Domenico Pallaria, per sollecitare l’apertura dell’impianto di valorizzazione delle frazioni secche di raccolta differenziata, presente a San Leo di Siderno.
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Loiero parte proprio dalla diffida a provvedere all’apertura di questo importantissimo ramo dell’impianto di San Leo – la diffida è rimasta senza riscontro – inviata per raccomandata lo scorso 21 ottobre, per ribadire “La richiesta pressante – è scritto nella lettera – di autorizzazione del conferimento sia dell’umido che della frazione secca nella discarica della frazione San Leo del Comune di Siderno, idonea allo scopo” e, solo in subordine, “Il conferimento della frazione secca in detta discarica ed all’utilizzazione dell’impianto di Siderno, per conferimento della sola frazione organica, come stazione di trasferenza, rimanendo a carico della Regione Calabria i trasporti per il trasferimento degli organici presso l’impianto privato di Vazzano (VV) da Voi – scrive Loiero rivolgendosi al dipartimento Ambiente della Regione – individuato”.
Il presidente del consorzio di funzioni Locride Ambiente ha aggiunto che “Nel caso di accoglimento della presente si assicura la volontà di sottoscrivere un eventuale protocollo con codesto dipartimento al fine di assicurare il conferimento della frazione secca presso il sopra citato impianto di Siderno. In tutti e due i casi – conclude la lettera – si chiede di conteggiare il costo di conferimento della frazione organica rispetto alla tariffa da voi indicata per questa frazione”.