GERACE- I consiglieri comunali Angelo Gratteri e Giuseppe Cusato hanno presentato al Sindaco di Gerace un’interrogazione sull’assegnazione degli incarichi legali a professionisti esterni.
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Il contenuto nella nota dettagliata che segue a firma dei due.
“La Giunta Comunale, presieduta dal Sindaco Varacalli, persevera nell’incapacità di esercitare le funzioni d’indirizzo e di controllo politico amministrativo e usurpa i poteri di gestione sostituendosi ai Responsabili degli Uffici amministrativi, con evidente sperpero di danaro pubblico.
Si contestano al Sindaco Varacalli le deliberazioni di Giunta adottate dall’anno 2011 ad oggi, in violazione dell’articolo 107 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n.267, per l’affidamento diretto d’incarichi legali, ricadendo tale atto nelle attività gestionali di competenza dei Dirigenti dell’Amministrazione.
La Giunta, nel decidere la costituzione in giudizio dell’Ente, ha conferito gli incarichi in questione, nonostante la convenzione con due Avvocati che garantiscono i “SERVIZI LEGALI COMUNALI”, appositamente costituiti nell’anno 2013.
Sono così vanificate e frustrate l’operatività, l’economicità, l’efficacia e l’efficienza dell’Ufficio Legale Comunale.
L’affidamento diretto avviene tuttora nel mancato rispetto dei principi generali dell’azione amministrativa e senza avvalersi di un Albo professionale degli Avvocati.
La violazione alle leggi assume particolare gravità quando è deliberata persino l’individuazione – irresponsabile ed illegittima – del nominativo del difensore cui affidare il singolo incarico legale.
Quanto allo spreco di danaro pubblico, è sufficiente evidenziare a mo’ di esempio come la somma di € 25,000,00, da liquidare a titolo di compenso professionale per due soli recenti incarichi, avrebbe garantito l’operatività nei “SERVIZI LEGALI DEL COMUNE” di un difensore per ben CINQUE anni, e rappresenta un’offesa ai sacrifici dei cittadini geracesi e scarso senso di appartenenza sociale.
Il Sindaco Varacalli, intanto, snobba le “ammonizioni” del Prefetto di Reggio Calabria, formulate il 16 aprile 2015 sugli obblighi relativi all’approvazione del rendiconto di gestione 2014 entro il termine del 30 aprile 2015, e si distrae in “campagne di mera facciata” e “passerelle” in organismi, provinciali, regionali, nazionali e persino internazionali, a scapito dei doveri, del ruolo e delle funzioni di primo cittadino.
L’ostinata inadempienza del Sindaco, per la superficiale abitudine di trasgredire le regole, ha indotto il Prefetto di Reggio Calabria ad avviare la procedura prevista dall’art. 141, c. 2, D. Lgs. 267/2000, di scioglimento del Consiglio Comunale, e far notificare ai componenti dell’organo consiliare la diffida ad adottare, entro il termine di venti giorni, la deliberazione sul rendiconto di gestione 2014.
In caso d’inadempienza si riterrà perfezionata la fattispecie di scioglimento del Consesso municipale e di commissariamento dell’Ente.
Gerace, 22 maggio 2015
Giuseppe Cusato e Angelo Gratteri”