RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Dopo il comunicato e la lettera inviata all’On. Rosy Bindi e ai Presidenti di Senato e Camera, continua lo scontro a distanza con Klaus Davi. Davi definisce il sindaco Giovanni Calabrese “un presuntuoso ras locale che dice di no a un’iniziativa dell’ANCI e non al sottoscritto. La persona ridicola, qui, è Calabrese, che si spaventa della parola ‘ndrangheta e batte in ritirata, dando in questo modo, una pessima prova della sua amministrazione”. (fonte: strill.it /http://www.strill.it/citta/2015/08/locri-rc-il-comune-dice-no-ai-cartelli-anti-ndrangheta-ed-e-subito- polemica/#sthash.zHk2F88H.dpuf ).
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Queste le parole riportate dalla testata strill.it e alle quali ha dato risposta il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, affidando il proprio pensiero a Facebook:
«Dopo le ridicole e folkloristiche iniziative del “massmediologo” Klaus Davì – voglio immaginare che la consulenza fornita ad Anci Lombardia sia a titolo non oneroso – e le assurde iniziative dell’On. Fava, Vicepresidente della Commissione Antimafia, arrivano gli insulti pesanti e gratuiti da parte dell’opinionista italo – svizzero.
Ovviamente non mi faccio intimorire e non mi impressiona l’atteggiamento di chi continua a fare demagogia e pensa di contrastare la ‘ndrangheta chiuso dall’interno di uno studio televisivo o seduto su una comoda e ben retribuita poltrona del Parlamento Italiano oppure scorrazzando in giro per l’Italia con tanto di auto blu e scorta.
Se nelle prossime ore non perverranno le formali scuse al sottoscritto, alla Città di Locri ed all’intera Locride promuoverò azione legale nei confronti per le lesive dichiarazioni ed illazioni dell’On. Claudio Fava e contro i gratuiti insulti del dott. Davì. Il ricavato di tale azione legale, in caso di condanna, sarà devoluto alla Città di Locri per realizzare ulteriori e concrete iniziative di contrasto alla ‘ndrangheta nel rispetto dell’art. 2 dello Statuto Comunale che qualcuno disconosce. Spero che il “massmediologo” Klaus Davì possa con un gesto di umiltà ammettere l’errore di valutazione dovuto alla scarsa e superficiale conoscenza della nostra realtà e venire a rendersi conto delle nostre difficoltà quotidiane e contribuire con corrette iniziative mediatiche ad aiutarci ad uscire dall’isolamento in cui viviamo e non a criminalizzarci con proposte sbagliate per il nostro territorio».
Quindi il Sindaco Calabrese invita i soggetti coinvolti a chiedere scusa a lui, alla Città di Locri e all’intera Locride, prima di intraprendere una causa legale nei loro confronti. Allo stesso tempo chiede le dimissioni dell’On. Fava dalla Commissione Parlamentare Antimafia, così come indicato nella lettera inviata all’On. Bindi, nonché per conoscenza al Presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso.