(ph. Enzo Lacopo)
LOCRI – Sono poco dopo le 18, quando fanno il proprio ingresso nei locali di Palazzo Nieddu i candidati del Pdl: si tratta di Nino Foti, parlamentare uscente candidato alla Camera e Demetrio Arena, ex primo cittadino di Reggio Calabria, candidato al Senato.
A far parte dell’assise, il promotore della convention elettorale, l’ex sindaco di Locri Francesco Macrì, Roy Biasi coordinatore provinciale del Pdl, Sandro Nicolò vicepresidente del Consiglio regionale e il presidente della Provincia Giuseppe Raffa. Ad aprire i lavori Francesco Macrì che, dopo aver ringraziato gran parte dei sostenitori presenti, ha subito ribadito di non voler fare polemica sulle ultime vicende che l’han coinvolto (naturalmente il riferimento non esplicitato, allude ai difficili rapporti instauratesi attualmente con gli altri candidati locali del centrodestra), invitando al voto utile per il Pdl, confermando Nino Foti ed il partito nei numeri ottenuti le volte precedenti, senza disperdere energia su candidati che rischiano di non essere eletti. <<Grande Sud- ha detto- è allo 0,4%, che senso ha insistere votando alla Camera e al Senato? Rischiamo in questa zona di avere un voto disgiunto, il nostro territorio necessita di un’iniezione di fiducia e ottimismo; ringrazio Nino Foti per avermi inserito nel coordinamento provinciale>>. Il coordinatore provinciale del Pdl Roy Biasi, pur ammettendo il <<mea culpa>> sull’attuale mancanza di entusiasmo degli elettori e sul sentimento antipolitico che domina pesantemente, ha evidenziato che a pochi passi dalla resa dei conti sembra stiano ritrovando fiducia e interesse verso un partito nei quali non nutrivano più alcuna speranza. <<Ieri sera- ha premesso- eravamo allo 0,5% di distacco dalla coalizione guidata da Bersani, sono convinto che otterremo ottimi risultati; siamo vicini al traguardo, bisogna ponderare bene chi scegliere>>. Da qui, il riferimento alla candidata capolista alla Camera per il Partito Democratico Rosy Bindi e Alfredo D’Attorre, ignari delle reali problematiche che attanagliano il territorio, perciò l’unica alternativa da seguire non fa di nome Bersani, Monti, Grillo, bensì Pdl, l’unico partito che guarda con proposte alla gente perchè non <<E’ giusto violare le nostre libertà>>. L’ex Sindaco di Siderno, Riccardo Ritorto, ha incentrato il suo intervento chiarendo che a pochi giorni dal rush finale, non poteva esimersi dal partecipare al suddetto incontro per scardinare quel velo di polemica che l’ha visto protagonista in merito alla sua assenza dal partito. <<Non voglio mettere una x sul Pdl, ma sul suo candidato, voglio votare una lista ed aggiungervi un candidato, questa è la vera vittoria della democrazia>>. E a proposito del problema della buona politica che scaturisce dagli uomini buoni che fanno le istituzioni dimostrando di soddisfare gli interessi collettivi e diffusi, il candidato Nino Foti ha ricordato che durante la sua esperienza in Parlamento con la collaborazione di 120 deputati, erano riusciti a far approvare il 21 dicembre 2010 un provvedimento teso ad aiutare i lavoratori disoccupati, dando loro l’opportunità di rilanciare una nuova attività produttiva, peccato però che dopo tre anni questo provvedimento sia ancora fermo al Senato; <<Questo significa- ha spiegato Foti- che la buona politica si scontra con chi ostacola la buona riuscita di un progetto. Nella Locride dobbiamo rimetterci in gioco con delle vere priorità, la buona volontà politica c’è>>. E rivolgendosi ai presenti:<<Serve la vostra vigilanza, il rigore che le cose siano portate a termine, noi siamo qui per questo>>.
<<Occorre uno scatto in politica della classe dirigente che deve riappropriarsi del proprio ruolo>>. Parola di Sandro Nicolò, vicepresidente del Consiglio regionale, ragion per cui si stanno giocando tutte le carte possibili pur di mettere in campo un numero più corposo e di deputati e di senatori. E l’occasione di stasera ha fatto da monito per implementare gli sforzi per tentare di ottenere a suo dire, un obiettivo prestigioso (inimmaginabile all’inizio delle consultazioni), per riorganizzare la leadership del nostro territorio ed essere così cittadini liberi. Ha invece imperniato la discussione sul tema della legalità, il candidato al Senato Demetrio Arena, che sul caso del Comune di Reggio Calabria, sciolto per contiguità mafiosa, ha citato una vecchia audizione dell’allora prefetto Luigi De Sena, nella quale lo stesso aveva ritenuto inutile sciogliere gli Enti per infiltrazione mafiosa. Ed ora che De Sena è entrato in Parlamento, ha mantenuto lo stesso punto di vista? Al contrario, tutto si è ribaltato e quello che Arena continua a chiedersi è perchè De Sena non si sia opposto, intraprendento una battaglia per un’amministrazione insediatesi da appena 6 mesi; <<Da un parlamentare calabrese- ha dichiarato Arena- mi sarei aspettato maggior impegno, De Sena ha fatto una scelta di parte, abbandonando la sua tesi iniziale. Noi, rappresentiamo il partito del garantismo, non abbiamo speculato sul caso di Melito. Nessuna coalizione può mettere in campo quei valori che hanno fatto del Pdl il più grande partito italiano>>. A chiudere il parterre Giuseppe Raffa che, riprendendo il discorso sull’utilità del voto ha assicurato che continuerà a mantenere il suo profuso impegno in tutti i Comuni della Locride, perchè <<Il confronto è la soluzione dei problemi>>.
FRANCESCA CUSUMANO
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