di Paola Montanari in Gennaro
CAULONIA-Sono PAOLA MONTANARI cauloniese acquisita per 20 gionri all’anno. Vivo nella casa che fu di nonno Vincenzo, Il resto dell’anno vivo a REGGIO EMILIA. Oggi è il 21 agosto 2015. Sto scendendo da Caulonia monte e mi accorgo dell’ennesima beffa nei confronti dei cauloniesi. Lavori in corso nel tragitto monte-mare. Domanda nasce spontanea! Perché oggi e non prima che inizi la stagione turistica? Possibile che sia per la presenza di artisti di fama internazionale e per la grande affluenza prevista in queste due ultime serate di tarantella?
Mi torna allora in mente il dispiacere di vedere questa terra ricoperta di ammasso di rifiuti.
Il nonno dei miei figli amava Caulonia perché ci era nato, e ha fatto di tutto per trasmettergli questo amore. E avrebbe sofferto nel vedere quaesto abbandono.
Le lamentele arrivano da ognoi direzione: signore nei negozi, commercianti, turisti, ecc. Ma queste purtroppo rimangono chiacchiere, e non fruttano nulla. E intanto la città si ricopre di rifiuti. Credo che sarebbe ora di pretendere un servizio dovuto; facendo gruppo e iniziando a sbattere i pugni sul tavolo di chi dovrebbe incrementare i vostri interessi e non continuare a dare parole al vento.
Dovete amare la vostra terra ed essere i primi a lamentarvi se qualcuno ve la tratta male. Ne avete tutti i diritti. Cosa lascerete ai vostri figli? Oltre alla storia della civiltà antica che vi fregiate di avere ospitato? Vogliamo lasciare anche un senso civile anche per la convivenza dell’oggi? A che serve ricordare la Magna Grecia se poi regna il degrado attuale?
Si parla spesso di due Italie, ma io parlerei invece di due meridioni. Una Calabria efficiente, o almeno a quanto sembra! Che va incontro al turista, e una che piange per il degrado.
Chiedo! La prima si è conquistata la fiducia e lo sviluppo o glielo hanno regalato?
Non è più una questione di colore politico ma si parla di uomini e cittadini.
È ora che prendiate im mano la situazione, pretendendo e urlando a voi stessi e al mondo, che bisognerebbe rendere magico e unico questo piccolo paese meraviglioso.
Quanto bisogna amare questi luoghi oper tornarvi? Io credo molto. Lo è stato per mio marito. Per suo padre era lo stesso, e così spero lo sarà per i miei figli; perché gli verrà trasmesso . Ma sempre con un occhio critico e costruttivo.