VITA DA PENDOLARI/2. ANTONIO GUERRIERI, LAVORATORE. LA SUA VITA CORRE SUI BINARI.
Molti i reclami alle FS, ma ancora oggi, poco è cambiato.
Mi ha incuriosito, quella foto del profilo di “Calabroitaliano”sul social network facebook, che lo ritrae seduto sul treno che guarda fuori dal finestrino. Viaggia molto Antonio Guerrieri, 30 anni di Locri, un giovane lavoratore che percorre la nostra Regione a bordo di un treno. E allora sarà interessante fare due chiacchiere con lui. Lo conosco da tempo e, sapevo, dei suoi viaggi. Non si definisce un pendolare ma, “IL” pendolare. Lo abbiamo incontrato ed è stato singolare ascoltare la sua esperienza di vita a contatto ogni giorno con i problemi dei pendolari. È molto preparato Antonio, già quando era presidente di un’associazione giovanile, si impegnò molto, come tutt’ora, a difesa della linea ferroviaria jonica, tutelando i treni e i diritti dei viaggiatori. Un’intervista per comprendere le difficoltà, le criticità che si incontrano. Abbiamo tracciato la giornata tipo di un lavoratore pendolare e sono emerse molte notizie interessanti ed informazioni anche utili sulla linea di intervento di Ferrovie dello Stato. Leggeremo, infatti, alcune risposte fornite dalla Divisione Passeggeri Regionale Direzione Regionale Calabria, dopo i reclami del nostro passeggero Antonio.
Quante volte prendi il treno al giorno?
«In media 2-4 volte al giorno»
Come mai prendi il treno? Quanto tempo stai a percorrere la tratta interessata?
«Il mio lavoro mi porta in tutta la Calabria e, viaggiare in treno mi permette di non sprecare il tempo di viaggio permettendomi di riposarmi, lavorare e di studiare in maniera più comoda rispetto al pullman e soprattutto rispetto all’auto che per forza di cose impedisce queste attività e in più stanca e costa molto di più».
Cosa ti colpisce maggiormente quando sei sul treno?
«L’umanità innanzitutto, mai come sul treno si ritrovano tutti insieme le varie tipologie di essere umano. In quasi tutti mi colpisce lo sguardo pensante e/o laborioso nonché il clima di festa e di gioia che contraddistingue i pendolari abituali che trasformano ogni treno in un’allegra brigata. Non da ultima la varietà dei paesaggi. Nei viaggi un po’ più lunghi, anche nella stessa regione, è curioso ascoltare come variano i vari dialetti».
Quando sei sul treno ti è mai capitato di assistere a qualche episodio di vandalismo?
«Si, purtroppo. E’ la cosa che fa male è che spesso di fronte all’indignazione della gente non vi è una presenza e una risposta da parte delle istituzioni che spesso lasciano le forze dell’ordine sotto organico in una terra dove il treno è il primo contatto per molti ragazzi tra loro e lo Stato/Collettività. Forse è anche lì che si alimenta in loro il senso di impunità».
La stazione è il luogo dove si incontrano molte persone di differenti etnie, religioni, costumi, rango sociale. Come definiresti le persone che incontri e prendono il treno?
«Sono le persone più dinamiche, aperte al dialogo, sensibili, osservatrici, sognatrici e determinate che conosco. Non ci pensa mai nessuno, ma sapere se una persona prende o no il treno ti dice tanto su quella persona».
Entrando nel dettaglio delle condizioni sulle e nelle stazioni ferroviarie, cosa ti colpisce quando entri? Com’è lo stato della stazione che frequenti.
«La mia principale stazione è quella di Locri, abbandonata dalle Ferrovie dello Stato subito dopo l’importante ristrutturazione che l’ha resa un bel biglietto da visita per la città. Tutto sommato è tenuta in stato decoroso, ma l’assenza della presenza umana, in primis della biglietteria, rende surreale quell’atmosfera».
Quali i servizi per i viaggiatori e quali le carenze e disservizi?
«E’ paradossale che si dica che sul treno non viaggia più nessuno ed ogni giorno in realtà centinaia di viaggiatori viaggino come le sardine su treni insufficienti alla domanda. A questo si aggiunge che molti viaggiano senza biglietto perché è quasi impossibile comprarne a terra e perché difficilmente il capotreno effettua il servizio di controlleria. Non lo sa nessuno, ma ufficialmente durante il viaggio lui non può muoversi dalla cabina di guida per via di scelte aziendali che lo hanno reso co-macchinista. Non è assurdo tutto questo? Quanti soldi perde ogni giorno l’azienda?»
E proprio Antonio ci illustra alcuni reclami esposti alle Fs e le relative risposte:
…“Egregio Cliente, riscontriamo La Sua segnalazione pervenuta a mezzo sito internet in data 12/01/2012 e La ringraziamo preliminarmente per l’attenzione che ci riserva. Ci preme innanzitutto precisare che questa Direzione Passeggeri Regionale, provvede all’esecuzione dei trasporti su ferrovia, in Calabria, sulla base delle risorse disponibili (limitate e vetuste) stabilite ed assegnate, a suo tempo, con l’accordo di programma sottoscritto tra la Regione Calabria, Ente Gestore e Committente del trasporto regionale ed il Ministero dei Trasporti, non prescindendo dal cadenzamento dei treni attuato in tutto il territorio calabrese. Oltre a ciò Trenitalia S.P.A., effettua periodicamente delle rilevazioni della frequentazione per mezzo delle quali è possibile stabilire, sia in base ai flussi dei viaggiatori nei vari periodi dell’anno che al materiale disponibile, la frequenza e la composizione dei treni, in modo da poter venire incontro alle esigenze della clientela, rendendo più corposa l’offerta commerciale laddove vi è un maggiore traffico passeggeri ovvero rarefacendola nei casi in cui l’affluenza non raggiunge livelli significativi. Quanto sopra permette un’efficace razionalizzazione delle risorse con un uso più coerente del materiale. Per quanto attiene il problema da Lei sollevato circa l’affluenza viaggiatori, Le facciamo notare che il treno 3745, il giorno 12/01/2012 è stato regolarmente programmato ed effettuato con una automotrice; mentre il treno 3737 (delle ore 07:13 da Locri per Reggio Calabria Centrale) benché fosse programmato con due automotrici, a causa di problemi di manutenzione dovuti ad un inconveniente tecnico non immediatamente risolvibile, è stato effettuato con una. In base a quanto sopra esposto, è evidentemente necessario un approfondimento sia per quanto riguarda la composizione del 3745, che sembra essere insufficiente, che per quella del 3737 che non viene mantenuta; pertanto abbiamo provveduto ad informare sia la Sala Operativa Regionale Calabria che il settore Offerta Commerciale, strutture competenti in materia. Per quanto attiene le operazioni di pulizia ai treni summenzionati, si comunica che è stata fatta un’opportuna segnalazione alla Manutenzione, nella cui sfera di competenza ricadono le incombenze relative al lavaggio dei treni. In fine per quanto riguarda la controlleria a bordo treno, si fa presente che i treni in parola, attualmente viaggiano ad agente unico di macchina e che pertanto il Capo Treno ha l’obbligo, durante la marcia del treno, di rimanere in cabina di guida al fine di essere di ausilio al macchinista; ciò sino a quando non sarà completato l’adeguamento tecnologico dei mezzi, attualmente in corso. L’attività di controlleria, al momento, è demandata ad apposite squadre antievasione che saltuariamente effettuano dei controlli a bordo treno od all’arrivo a destino. Distinti saluti”.
E ancora
“Egr. Sig. Guerrieri, in riferimento al suo reclamo pervenuto tramite sito internet in data 03/02/2012, riguardante la continuata mancata effettuazione del servizio di controlleria a bordo del treno 12717, come già fatto presente con la risposta di giorno 09/02/2012, relativa al reclamo 675! S del 12/01/2012, La informiamo che il treno oggetto della Sua lamentela è composto da materiale leggero (automotrice); quasi tutti i treni di questo tipo, circolanti sulla linea Jonica, sono ad agente di macchina unico. Quanto sopra sta a significare che il Capo Treno, sino a quando non sarà ultimato l’adeguamento tecnologico dei mezzi, ha compiti in materia di sicurezza di esercizio e quindi è distolto dalle altre incombenze, dovendo coadiuvare il macchinista durante la marcia del treno. Ciò fa sì che il servizio di controlleria al momento venga realizzato, su molti treni, mediante apposite squadre di antievasione. A tal proposito Le comunichiamo che sono in corso di ultimazione i corsi di formazione del personale che andrà ! a rinforzare le suddette squadre. Distinti saluti ( Divisione Passeggeri Regionale Direzione Regionale Calabria)”
Corsi di formazione, però, che non hanno, ad un anno di distanza, prodotto alcunché, sempre se sono statti effettuati (ndr).
Cosa servirebbe per migliorare i servizi ferroviari?
«Già senza investimenti servirebbe una migliore gestione del servizio di vendita dei biglietti e di controlleria nonché un’attenta integrazione con gli orari degli altri vettori, bus e servizi marittimi e ferroviari di altre aziende. Non è possibile che quasi sempre gli orari siano fatti in modo da non poter usufruire di coincidenze e si debbano perdere ore per quelle successive. Le cose sono due: o c’è una manifesta incapacità da parte di chi dovrebbe coordinare il tutto o c’è una precisa volontà dolosa a favore di non si sa chi, ma di sicuro a discapito dei viaggiatori».
Se potessi decidere, cosa cambieresti nell’immediato della stazione che frequenti?
«Rispondo provocatoriamente: nulla. Le cose da cambiare stanno altrove. Per esempio dove hanno deciso di penalizzare il trasporto ferroviario arbitrariamente. Non è possibile che nonostante gli interventi di miglioramento tecnologico che hanno portato concreti benefici sui tempi di percorrenza per qualche tempo si sia deciso di ritornare all’antico rendendo semi-metropolitani treni che dovevano essere di esclusivo uso dei pendolari della Provincia che ogni giorno perdono anche più di 4 ore della propria vita in viaggio invece che la metà come sarebbe teoricamente possibile con pochi investimenti».
DOMENICA BUMBACA