Ultimi aggiornamenti dallo sconfortante mondo delle intimidazioni: colpiti tre sindaci, una cooperativa sociale e l’azienda Ecoplan di Polistena.
Il copione si ripete tristemente così come i condivisibili comunicati di solidarietà. Il timore è che, probabilmente, ancora non abbiamo preso veramente coscienza delle oggettive e gravi condizioni in cui sono costretti da troppo tempo ad operare le piccole imprese e gli amministratori locali dei Comuni calabresi, soprattutto dei piccoli Comuni, dove vengono effettuate la maggior parte delle intimidazioni che rischiano di provocare uno stato di emarginazione strisciante nei sindaci, negli imprenditori e nei cittadini.
Se i piccoli Comuni vengono abbandonati da quanti hanno fatto della Legalità la principale trincea amministrativa per il buon governo e il bene comune, ne conseguono gravi conseguenze a carico della collettività, soprattutto il degrado ambientale, la perdita d’identità culturale delle comunità, la perdita di valore del patrimonio locale e dei beni culturali.
A nostro avviso occorre intraprendere una strada che abbia come obiettivo base la costituzione di una struttura regionale ad hoc che, avendo come riferimento la relazione conclusiva della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, presieduta dall’on Doris Lo Moro, porti avanti iniziative amministrative e culturali nelle comunità e nelle scuole e proposte di legge per la salvaguardia dei primi cittadini oggetto di intimidazioni, per fornire loro l’aiuto amministrativo attraverso task force tecniche di supporto per non lasciarli soli ad affrontare quei passaggi amministrativi che magari costituiscono la causa scatenante delle intimidazioni.
E’ la strada che avevo intrapreso come Ministro, in collaborazione con altri Ministeri, per venire in aiuto ai Comuni in difficoltà, per esempio con la convenzione firmata con il comune di Casal di Principe.
Andrebbe anche previsto un fondo regionale da costituire, individuando e tagliando gli sprechi che si annidano nei meandri della burocrazia regionale, per alleviare i danni economici e materiali subiti dalle imprese e dalle cooperative e causati dalla criminalità organizzata.
Maria C. Lanzetta
Direzione Nazionale PD