Incontro tra la regione Calabria, le istituzioni locali e le associazioni per organizzare il progetto che segnerà la svolta del territorio: “Apriamo il nostro cuore alle diversità, è questo il vero cancello che abbraccia le differenze tra i popoli nell’unità”
di Antonio Baldari
STILO – Unità. È stato in buona sostanza questo il leit-motiv dell’incontro svoltosi a Stilo nel tardo pomeriggio di ieri, in una nota struttura alberghiera, alla presenza di un nutrito parterre de roi egregiamente introdotto da Francesco Passarelli, segretario dell’associazione culturale “Ortodossi in Calabria”, che ha presentato all’uditorio la tematica posta a margine del meeting e vertente su “Turismo religioso e recupero delle testimonianze artistiche e monumentali: costituzione della prima Agenzia Europea dei Monasteri ed Osservatorio permanente sulla salvaguardia dei Monasteri nei paesi del Mediterraneo”; “Promozione della coesistenza religiosa nel Mediterraneo tra cristiani, musulmani ed ebrei”; Valorizzazione della tradizione bizantina in Calabria ed Europa.
A sostenere il dibattito Giorgio Barone Adesi, direttore Centro Studi Internazionali di “San Dionigi il Piccolo” per i rapporti culturali e spirituali dell’Oriente Cristiano con l’Europa, che ha illuminato sin da subito la discussione mettendo l’accento su quello che è stato il percorso coperto in tutti questi anni nella vallata dello Stilaro, e che nel tempo ha portato anche all’istituzione dell’Osservatorio ortodosso-calabro sulla libertà religiosa nel Mediterraneo, “comunque prescindendo dall’origine bizantina che questo territorio ha ben impressa ma guardando oltre i confini geografici ed all’insegna della condivisione e non già della divisione, che hanno consentito di raccogliere risultati positivi andati oltre i più sterili campanilismi” – così il direttore del “San Dionigi il Piccolo”.
A seguire il sindaco di Stilo, Giancarlo Miriello, che ha ancora una volta confermato la disponibilità dell’amministrazione comunale che egli guida “saremo sempre a disposizione, dalla vicesindaco Maria Tropeano, a Enzo Minervino, da Mario Candido a Gigi (l’assessore Stillitano, ndr) che non è presente qui per motivi di malattia, saremo sempre pronti – ha affermato Miriello – a sostenere l’unità e non la divisione che desideriamo mettere da parte per il bene di questo territorio”; a ruota un altro primo cittadino dello Stilaro, ossia Francesco D’Agostino sindaco di Camini che ha inteso dare un taglio più “ambientalista” all’incontro invitando “a riprendere il discorso dei sentieri naturalistici che può aiutare nella buona riuscita di questi progetti – ha asserito – sono importanti le chiese, come quella ortodossa di San Nicolò nel territorio del mio Comune, ma credo che lo sviluppo di un’iniziativa così importante passi anche dalla riscoperta dell’ambiente in cui viviamo”.
Nel cuore del meeting si è inserito il presidente del Gal Alta Locride, Enzo Mario Minervino, che ha sostenuto come si debba dare prioritaria importanza “All’accoglienza quale vera fonte di benessere, il turismo è una scienza esatta ma se poi andiamo a toccare l’aspetto religioso ecco che il tutto assume un aspetto più delicato – ha chiosato Minervino – questo è un progetto che farà decollare il territorio assicurandogli quell’aiuto economico di cui ha bisogno, valorizzando le sue peculiarità con il Gal Alta Locride che sosterrà questa azione da Bivongi arrivando a Roccella Jonica, insieme all’associazione “Ortodossi in Calabria”.
Penultima ad intervenire, ma non meno interessante di chi l’ha preceduta, è stata Angela Riccetti, segreteria presidente giunta regione Calabria, Mario Oliverio, che ha inteso rimarcare, intanto, “La presenza attiva del presidente Oliverio che è bene informato su tutto e segue con molto interesse questa iniziativa – si è così presentata la Riccetti – ai sindaci, presidenti di associazioni ed all’intero territorio mi sento di dire che lo stare uniti è fondamentale, se ci si divide il progetto naufraga con tutto quello che di buono, invece, può e deve portare grazie a Voi”; concetto, questo, ripreso da Mario Candido, assessore provinciale di Reggio Calabria con delega alla valorizzazione dei borghi antichi ed alla tutela delle minoranze linguistiche, che ha incentrato il proprio intervento sulla massima secondo cui bisogna “Guardare al passato per costruire il futuro, questo è un progetto in fase di evoluzione e lo seguo con molto piacere, come del resto altri in Calabria ed in particolare nell’area Grecanica, che seguo molto da vicino, di recente anche sulla cosiddetta mappa delle Judeche, andando a valorizzare quelle che sono le radici ebraiche dei territori” – ha concluso Candido.
Che ha poi ceduto la scena a Giuseppe Terranova, responsabile dell’Associazione “Europa 2020”, che sciorinato un ricco repertorio sull’argomentazione posta a base della manifestazione sintetizzandolo in maniera impressionante nel momento in cui ha esortato i presenti “Ad aprire il cuore di questo territorio all’Europa, è questo il vero cancello da aprire alle tante differenze, etnie e popoli che abitano in questi territori, che vogliamo far diventare la Porziuncola del Mediterraneo sull’esempio di Giovanni Paolo II che nello stretto lembo di terra di Assisi fece prendere per mano le religioni – ha epilogato Terranova – ci saranno altri incontri nelle prossime settimane con l’agenzia e l’osservatorio sui monasteri che partirà sin da subito con chi vorrà starci”.
E così poi è stato dopo alcuni, qualificanti, interventi dal pubblico sottoscrivendo i sindaci dei Comuni presenti, in testa il Gal Alta Locride quale organo coordinatore dell’iniziativa spingendo sin da subito sull’acceleratore del futuro. Perché non si vuole più aspettare.