di Bruno Grenci
SIDERNO – “Non è una questione di destra e sinistra ma tra esseri umani e bestie.” Ho condiviso le posizioni di Matteo Renzi fin dal 2010, quando lanciò lo slogan della rottamazione. Oggi condivido queste parole dette solennemente a Milano, e la sua rivendicazione come governo e nazione italiana, di aver visto e fatto prima quello che gli altri paesi europei, in particolare la Gemania, stanno facendo oggi, ovvero aprire le porte e accogliere.
Dato che nel mio piccolo ho aperto le porte e ho accolto, nel limite delle mie forze, con sacrifici e a mie spese, in passato e fino a poco tempo fa, oggi posso dire che soffro in silenzio e rimango addolorato, come tanti cittadini e persone lontane dai riflettori, di fronte ai drammi e alle tragedie di esseri umani; e di cui l’immagine del piccolo Aylan a faccia in giù sulla spiaggia turca ne è l’emblema più clamoroso.
Per questo venerdì 11 settembre a Siderno mi leverò le scarpe e in silenzio, anche se dovessi farlo da solo marcerò e porterò il pensiero misericordioso a quelle vittime e a questi esseri umani che ci chiedono aiuto.
Lo farò lontano dai riflettori e lontano da chi lo fa per mestiere e per dovere d’ufficio. Lo farò da persona libera da ideologie o da sigle. Così come a livello nazionale la marcia di Venezia è stata promossa da persone libere e senza etichette.