di Antonio Baldari
Si infiamma il dibattito politico a Pazzano con quei nuvoloni neri carichi di pioggia che oggi si riversano sulla testa del sindaco, Sandro Taverniti, e dei suoi principali collaboratori. “Sprovveduti o incompetenti?”.
È con questo punto interrogativo che il circolo cittadino pazzanese del Partito Democratico entra a gamba tesa nel botta e risposta fra la compagine di minoranza ed il primo cittadino sposando pressoché totalmente la linea di Lucia Spagnolo e dei suoi compagni di ventura fra i banchi dell’opposizione di piazza IV Novembre, affermando che “La nuova Amministrazione comunale di Pazzano già al suo esordio mette in luce la sua manifesta inadeguatezza di governo, vessando i cittadini con un aumento generalizzato delle tariffe e delle aliquote dei tributi locali – sostengono i piddini pazzanesi – intanto omette di prevedere nel bilancio 2015 parte dei proventi derivanti dalla concessione dei suoli in località Monte Stella per l’installazione di antenne radio-televisive e di telefonia, con l’inverosimile motivazione della mancata segnalazione da parte degli uffici comunali, ammettendo così di non avere consapevolezza alcuna degli atti e delle attività degli uffici dovuta non certo al breve tempo trascorso dal suo insediamento ma all’incapacità di governare”.
Parole pesanti che non ammettono interpretazione alcuna facendo una lucida disamina lucida dell’attuale momento politico-amministrativo che si vive da tre mesi a questa parte nel centro dell’entroterra reggino nella vallata dello Stilaro, poco oltre ancora di più suffragato dall’assunto secondo cui “Evenienza di ben altro rilievo e ben più grave è che il bilancio approvato nella seduta del Consiglio comunale del 26 agosto scorso appare del tutto illegittimo, in quanto tra le entrate prevede l’addizionale Irpef modificata in aumento con delibera della giunta municipale del 5 agosto scorso – riprende il circolo del Pd di Pazzano – le tariffe del servizio idrico integrato, modificate in aumento con delibera della giunta municipale sempre del 5 agosto, la Tasi approvata con delibera del Consiglio comunale del 26 agosto scorso. Tariffe ed aliquote dei tributi che l’Ente avrebbe dovuto deliberare entro il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2015, ossia al 30 luglio 2015”.
Da cui ne consegue, stando a quanto asserito dal Pd pazzanese, che “la palese illegittimità del suo operato imponga all’Amministrazione comunale di ritirare tutti gli atti compiuti e prendere atto della sua assoluta inadeguatezza a reggere le sorti anche di un piccolo paese come Pazzano – concludono gli iscritti piddini di Pazzano – si invitano, pertanto, i cittadini a protestare la loro riprovazione verso scelte e azioni amministrative assolutamente illegittime e dannose che pesano, ancora una volta, sulla parte più debole della collettività, nonché i consiglieri di minoranza ad attivare tutte le loro prerogative per segnalare quanto sopra agli organi competenti e per la convocazione straordinaria del Consiglio comunale”.
E dunque si attendono ulteriori sviluppi nella querelle politico-amministrativa di Pazzano, come del resto lentelocale.it facilmente prevedeva nelle scorse edizioni di questo giornale, arrivando presumibilmente allo scioglimento dei nodi più intricati entro la fine di questo mese.