BOVALINO – Se ne doveva discutere questa una volta per tutte ieri mattina al palazzo della Regione. La matassa sempre la stessa, il mancato pagamento delle mensilità agli operai della Comunità Montane Calabresi. In prima linea, nel richiedere a gran voce che venga al più presto rintracciata una soluzione, gli operai della comunità Aspromonte Orientale di San Luca con sede a Bovalino per il quale incontro nutrivano non poche speranze. Anche questo appuntamento, però, si è risolto con un nulla di fatto, o quasi.
La proposta avanzata e inizialmente presa in considerazione, ossia quella di utilizzare il fondo della montagna per il pagamento delle spettanze arretrate, sembrerebbe non essere idonea all’effettiva risoluzione del problema essenzialmente per due ragioni. Innanzitutto, il fondo della montagna ammonterebbe a circa 80 mila euro, cifra che consentirebbe di pagare, ad esempio, solo una mensilità ai dipendenti della comunità orientale, quando in realtà le spettanze ammonterebbero a tredici mensilità arretrate, tanto da far assume a questa prima trace di pagamento, i connotati di un contentino, placando forse momentaneamente le ire degli operai, senza però risolvere dalla radice il problema. Il secondo motivo, che va a complicare ulteriormente l’impasse economica del sistema retributivo in cui si trova avvinghiata la regione che attualmente è priva di liquidità, consisterebbe in problema di date e di tempi. Il fondo della montagna a cui si sta facendo riferimento oltre a risalire al 2009, risulterebbe già impegnato in progetti di spesa da parte di alcune comunità montane calabresi e di conseguenza non utilizzabile per questo fine. Risposte che se da un lato rimettono in agitazione i dipendenti di Orientale, e non solo, dall’altra creano la necessità di far volgere l’impasse burocratico-finaziaria venutasi a creare nel più breve tempo possibile. La soluzione a cui si è giunti, in ultima analisi, dovrebbe prevedere una ricognizione dei fondi non utilizzati e quindi disponibili per elaborare un eventuale piano di liquidità e al fine di procedere con i pagamenti. Processo per il quale, stando a quanto riferito dall’assessorato all’agricoltura e dal dirigente del settore foreste Giuseppe Oliva, si dovrà attendere una quindicina di giorni, forse qualcosa in più, prima che possa essere stabilito e convocato un nuovo incontro.
ADELINA B. SCORDA