DAL MOVIMENTO POLITICO LOCRINASCE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
Nel corso dell’assemblea – convocata per il giorno 18 febbraio dall’Ufficio di coordinamento del Movimento LocRinasce e con all’ordine del giorno l’analisi della situazione politica nazionale in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio – sono state affrontate dai partecipanti tematiche di non poco momento in ordine agli attuali e quanto mai controversi scenari politici.
I lavori dell’assemblea sono stati aperti con l’invito, rivolto ai presenti e alla cittadinanza tutta, a mantenere alto il dovere di attenzione a favore del voto consapevole, ponderato e soprattutto fondato sulla bontà e solidità dei programmi. In tale ottica è parso opportuno illustrare ai presenti il funzionamento dell’attuale legge elettorale con particolare attenzione al concetto di “voto utile”, e alla ripartizione dei seggi al Senato, dove il premio di maggioranza viene attribuito su base regionale. Il dibattito si è spinto fino a chiarire, altresì, l’importanza di tener conto del contesto europeo e delle grandi riforme da approvare, al fine di decelerare la corsa di una ormai galoppante recessione, tenendo conto, al tempo stesso, del pareggio di bilancio da attuare entro la fine dell’anno. Dall’inizio della crisi Bankitalia rileva la perdita di 7 punti di PIL e l’emorragia non accenna a finire colpendo la struttura stessa del tessuto produttivo che ha fatto grande l’economia del nostro Paese. Sempre dal 2008 la produzione industriale è scesa del 25%. Le conseguenze più evidenti sono la chiusura delle aziende, l’aumento dei disoccupati, il calo dei consumi e delle entrate all’Erario. I poteri d’intervento del Governo sono davvero molto pochi in considerazione anche del fatto che lo stato dei conti pubblici non rispecchia quanto detto dall’ex premier Mario Monti. In questo contesto, si è detto, le promesse dei mirabolanti tagli di tasse fatte da Silvio Berlusconi e Mario Monti, non sono solo poco credibili, ma non sembrano tener conto delle priorità nella situazione attuale che, nel bel mezzo di una recessione, imporrebbe politiche anticicliche come l’aumento della spesa pubblica da parte dallo Stato atta ad incrementare il livello occupazionale piuttosto che il taglio delle tasse. Numerosi gli interventi, nel corso dei lavori dell’assemblea, tesi ad evidenziare gli scarni profili della campagna elettorale in atto, basata sugli scandali e le rivendicazioni, piuttosto che sull’attenta esegesi dei programmi politici. L’assemblea si è conclusa con un rinnovato invito a tutti i partecipanti a continuare a partecipare alla vita politica della propria comunità, poiché i grandi cambiamenti partono sempre dal basso.