(ph. Enzo Lacopo)
LOCRI- Ha ormai le ore contate la campagna elettorale per eleggere i nuovi rappresentanti del Parlamento, ultimi giorni per i candidati alla Camera e al Senato per promuovere quello che sarà il loro programma di rinnovamento o come si suol dire di “svecchiamento” dell’attuale sistema di Governo.
Dopo l’incontro-dibattito tenutesi ieri a Roccella Jonica, ( a cui ha preso parte anche Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil nazionale), Rosy Bindi candidata capolista alla Camera nella circoscrizione Calabria, questa mattina ha fatto tappa a Locri seguendo un vero e proprio itinerario per la cittadina. La prima sosta alla sezione locale del PD, cui Giuseppe Fortugno segretario del circolo di Locri nel darle il benvenuto, ha ribandito che di certo con la sua vittoria in Parlamento dimostrerà di condividere le problematiche che attanagliano il territorio, adottando tutti gli espedienti utili per fuoriuscire da una situazione di degrado e di abbandono dalla quale si convive da lungo tempo. La Bindi, dal canto suo, si è detta onorata del lavoro quotidiano intrapreso dal Partito Democratico nella città locrese, bella ma difficile; commossa, per esser stata accolta attraverso la memoria delle foto (all’interno del circolo) di Franco Fortugno, alla quale dedicherà l’impegno per la Calabria e legalità per il riscatto di questa terra. <<C’è una squadra di donne- ha detto- che ci consentirà di portare il 40% di loro nel PD in Parlamento, possiamo aspirare ad un risultato pieno della vittoria e governare il Paese con le nostre idee>>. Presenti infatti in sala, le altre candidate alla Camera: Elisabetta Cannizzaro, Cristina Commisso e Consuelo Nava. Per l’onorevole Bindi, il PD porrà tra le sue priorità il Mezzogiorno, in special modo la Calabria, dotata di maggiori potenzialità rispetto al resto del meridione e la Locride privata dei servizi più essenziali. <<Dateci- ha aggiunto- la possibilità di lavorare, è fallito non solo il Governo Berlusconi, ma anche quello di Scopelliti; siamo qua per confermare il “Patto per la Locride”, dobbiamo fermare la mani di chi vuol speculare sul territorio>>. Non usa neppure mezzi termini per definire il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, un “pifferaio magico” che gira per le piazze, esortando gli elettori, anche se spinti da un sentimento di sfiducia e delusione, a dissuadere da un investimento dettato solamente da un atto di disperazione. Pifferaio magico o no, quel che è certo è che in molte piazze italiane il movimento grillino ha fatto sold out, l’ultimo a Milano in Piazza Duomo con oltre 100.000 presenze. Ad accogliere Rosy Bindi anche Nino Maio, presidente dell’ordine degli avvocati di Locri, il quale ha sostenuto di ammirare il suo interesse per le difficoltà della Locride, ritenendo significativo l’incontro avvenuto quest’oggi a Palazzo di Giustizia. <<Non vogliamo promesse- ha dichiarato Maio- vogliamo che lei abbia riguardo dei problemi di Locri, dei problemi della giustizia>>. Le preccupazioni di Maio, derivano dal completamento dell’iter di accorpamento tra il Tribunale di Siderno e Locri, con la differenza che l’unico Tribunale sarà quello locrese, ragion per cui il Governo si starebbe mobilitando per ridurre il numero dei magistrati, a Locri ad esempio se ne contano solo sei; una iattura una volta avvenuto l’accorpamento. <<Lei- ha commentato Maio- sarà giudicata da noi non oggi, ma domani, in questa terra in cui la ‘ndrangheta fa da padrona. Il nostro è un Tribunale non attrezzato per combattere tutti gli illeciti, questo ci lascia perplessi e preoccupati>>. Il presidente Maio ha poi invitato la Bindi, una volta visitatolo, a prender coscienza della disumanità della situazione carceraria, nonchè dello smantellamento delle Ferrovie dello Stato, promettendole di adottarla perchè pur non essendo calabrese, sarà in grado di guardare allo stato di cose con più obiettività. Alle significative parole di Maio, la Bindi intervenendo, ha sottolineato che il suo impegno consisterà nell’invertire la tendenza del tracollo della Locride, puntando sulle potenzialità e dimostrando che non c’è abbandono. All’incontro a porte chiuse tra l’onorevole Bindi e il presidente del Tribunale di Locri, Giovanni Filocamo ha fatto seguito quello con il commissario straordinario Francesca Crea. <<Sono sicura- ha esordito la Crea- che troverà in questo territorio una comunità segnata da un forte senso dello Stato e delle sue Istituzioni, una città che ha saputo reagire, con coraggio e determinazione, alla violenza ed alla prevaricazione della ‘ndrangheta, mantenendo viva la propria volontà di rigorosa adesione ai principi della legalità e della giustizia. Tuttavia, la crisi che sta attraversando l’intero Paese è avvertita in modo acuto in questo territorio. L’11 dicembre scorso, infatti, a motivo delle forti criticità di bilancio, nel tentativo di evitare il default dell’Ente, si è inteso fare ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Al contempo, sono state avviate tutta una serie di azioni di tutela delle finanze comunali e di contenimento e razionalizzazione della spesa. Certo, esistono problematiche, la cui complessità esige forti sinergie interistituzionali. Ne è esempio l’emergenza in atto relativa allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. A breve, avvieremo una campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata porta a porta, nel convincimento che solo tale sistema di smaltimento sia in grado di risolvere il problema, possibilità subordinata però all’impegno attivo di tutta la filiera degli enti coinvolti e segnatamente della Regione Calabria>>. Al termine, ad esprimere i propri punti di vista all’interno della sala consiliare, anche Giorgio Imperitura, sindaco di Martone e presidente dell’assemblea dei sindaci, Mario Diano, presidente della consulta di Siderno, Ettore Lacopo, presidente dell’ordine dei commercialisti di Locri e Giovanni Gerace, presidente di Locride Ambiente Spa, auspicando che il costituendo Parlamento nelle scelte che andrà a compiere, dia slancio ad un terra in preda ad uno stato di marginalità, per una rivitalizzazione economica, sviluppo e occupazione.
FRANCESCA CUSUMANO