Non ci sono dubbi per la Lav, sulla “tenuità del fatto” che non comporta un indebolimento della tutela penale degli animali in Italia, intervenuta durante il convegno di presentazione a Roma, dell’edizione 2015 del “Manuale giuridico sulla legislazione e la giurisprudenza a tutela degli animali”. Nulla sarebbe cambiato nei processi contro Green Hill o nei processi contro i circhi.
La nuova norma che prevede anche l’esclusione dello stesso principio di tenuità del fatto quando l’autore abbia agito “per motivi abietti o futili o con crudeltà anche in danno di animali”, non comporta alcuna depenalizzazione dei reati contro gli animali, come ha sottolineato l’avvocato Carla Campanaro, consulente dell’ufficio legale della Lav, né un indebolimento delle tutele conquistate negli anni. Nel caso quindi di Green Hill, la sentenza non sarebbe cambiata perché i reati accertati risultavano abituali e perché l’esiguità del danno va esclusa in presenza di lesioni o di decessi, si evidenzia nel manuale giuridico scritto da Campanaro insieme al magistrato Maurizio Santoloci.