di Antonio Baldari
PAZZANO – L’errata indicazione di un elemento nella procedura della gara d’appalto e la necessità della riapprovazione del relativo capitolato è quanto accaduto a Pazzano per il “Recupero del tempietto bizantino e la riqualificazione dell’area circostante”.
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In considerazione dei connessi adempimenti previsti per legge è giunta al momento dell’approvazione da parte della Suap, la Stazione Unica Appaltante, a cui ha aderito il Comune di Pazzano stante la deliberazione di giunta n. 16 dell’8 ottobre 2010, avente ad oggetto l’approvazione di un nuovo schema di convenzione secondo cui, per lavori di importo superiore a 150mila euro, si è dichiarato di volersi avvalere della facoltà prevista dalla Convenzione: proprio nello sviluppo della relativa procedura di gara “è emerso che la categoria prevalente OG2 prevista dal gruppo di progettazione – si legge nella determinazione n. 36 dell’ufficio unico, servizio tecnico-manutentivo – risulta essere errata e che pertanto i progettisti, su invito del responsabile unico del procedimento, hanno inviato un nuovo capitolato speciale d’appalto con l’indicazione delle nuove categorie”.
Che rispondono quindi, con le nuove indicazioni, a “Opere strutturali speciali” per 324mila 028,72 euro; “Edifici civili ed industriali” per un importo pari a 213mila 564,38 euro; “Opere fluviali, di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica” per 88mila 371,47 euro; “Verde ed arredo urbano” pari a 66mila 278,60 euro; “Impianti per la trasformazione alta/media tensione e per la distribuzione di energia elettrica in corrente alternata e continua ed impianti di pubblica illuminazione” per 29mila 457,16 euro e, infine, “Scavi archeologici” per un ammontare di 14mila 728,58 euro che formano un totale complessivo di 736mila 428,9 euro, intendendosi lavori a lordo e con un’incidenza della manodopera pari al 28,52% rispondenti a 210mila 033,17 euro.
Il tutto prescindendo dai documenti programmatici dell’amministrazione in carica, che prevedono il finanziamento da parte della regione Calabria nel quadro più ampio dei “Progetti Integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria” – Delibera CIPE 35/05 APQ “Riserva Aree Urbane” e Delibera CIPE 3/06 APQ “Emergenze Urbane e Territoriali”, giustappunto per la realizzazione dell’anzidetta opera pubblica, vista l’approvazione del progetto preliminare nel 2009; del progetto definitivo nel 2010, e con il via libera al progetto esecutivo, nel gennaio del corrente anno, da parte dei tecnici incaricati ai relativi lavori.