È gravissimo che ancora il Presidente Raffa non abbia ripristinato efficienza ed operatività degli organi SOGAS, dopo che, finalmente, i precedenti hanno avvertito ieri pomeriggio la decenza ed il buon gusto di farsi da parte, così arrendendosi ad una precisa esigenza impadronitasi della comunità provinciale reggina in termini di assoluta indifferibilità.
Ma sarebbe ancor più grave se il Presidente Raffa, vero artefice del disastro dell’Aeroporto dello Stretto, continuasse, come suggerisce il locale idioma, a ‘nnacare il pecoro, visto che il regime di prorogatio, instauratosi a seguito delle dimissioni di ieri pomeriggio, mantiene i soggetti dimissionari ancora in carica, seppur per l’ordinaria amministrazione …. ed il mondo intero sa bene che la situazione attuale non ha proprio nulla di ordinario, soprattutto a fronte del drastico e perentorio sbarramento del C.d.A. dell’ ENAC del 23 settembre 2015.
Di portata irreversibilmente tragica sarebbero, quindi, eventuali scelte operate dal socio di maggioranza della SOGAS, ossia la Provincia di Reggio Calabria, lì dove le stesse fossero ispirate da quei “criteri” che hanno generato una crisi senza precedenti.
Ed a tale riguardo si rivela angosciante che l’agonia vissuta da una infrastruttura vitale del territorio metropolitano reggino abbia sin qui registrato il persistente, omertoso silenzio dei consiglieri provinciali tutti, di maggioranza e di opposizione, quasi essi fossero accomunati, secondo la pubblica opinione, da un inquietante trasversalismo alla rovescia.
Ed è sempre la pubblica opinione ad amaramente prendere atto che tutto ciò è quello che si merita una comunità priva di reale ed effettiva rappresentanza istituzionale a qualsiasi livello, a partire dal Comune, ivi compresi gli anestetizzati Sindaci del perimetro metropolitano, passando per la Regione, prima di giungere al parlamento dei nominati ed al governo della Nazione targato PD.
Ma è vero anche che il sentire popolare è ad un passo dall’indignazione che suscita l’amarissima presa d’atto di ritrovarsi in balia dei soliti gattopardi che si sentono il sale di questa terra martoriata che vede in una parte dei suoi stessi figli i più agguerriti nemici.
Oreste Romeo