Di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Non un problema strutturale e neppure una cattiva manutenzione ma uno squallido atto vandalico ha causato questa mattina l’allagamento dell’Istituto comprensivo Francesco La Cava di Bovalino, un’amara sorpresa che colpisce alunni e corpo insegnati.
È palpabile lo sconcerto della Preside, s’intravedono gli occhi lucidi di qualche insegnate e tanta è la rabbia degli studenti. ‹‹Qualcuno – ha detto – la professoressa Sicilano – ha tappato tutti i rubinetti e ha aperto l’acqua lasciandola scorrere per ore – probabilmente tutta la notte – , causando danni si spera non troppo gravi alla struttura››, parte del soffitto composto da pannelli in cartongesso, sopra dei quali si sviluppa un impianto elettrico, è venuto giù, ma l’agibilità della scuola non è stata intaccata, ‹‹questo è quanto ci hanno assicurato i vigili del fuoco intervenuti insieme ai carabinieri e al commissariato di Bovalino, adesso attendiamo solo la perizia dell’elettricista che dovrà controllare l’impianto elettrico, che speriamo non abbia subito danni››. Purtroppo sarà difficile venire a capo, scoprire chi sia il responsabile del gesto, l’impianto di sorveglianza di cui l’istituto è dotato, da due giorni non era in funzione per un guasto interno al registratore, una casualità o solo sfortuna, una condizione che, afferma il corpo docenti ‹‹non dovrà ripetersi mai più››. ‹‹Un gesto – esprime la Preside – che non ci fermerà, che non paralizzerà questa scuola, punto di riferimento fondamentale per gran parte del comprensorio. Quello che è accaduto oggi ci spinge, ci proietta in avanti, a fare sempre di più e sempre meglio››. Dai ragazzi e dai loro genitori poi parte la proposta di continuare, di riunire le forze e rimettere subito in piede la scuola. Domani alle otto genitori, insegnanti e alunni si riuniranno davanti ai cancelli dell’istituto armati di buona volontà per ripulirla. E se a loro si volesse unire qualche cittadino di buona volontà sarebbe un segno positivo per rispondere con dignità e coraggio a chi tenta di distruggere fisicamente uno dei luoghi cardine di formazione. La scuola non è solo un’istituzione, ma è il luogo dove si formano e si formeranno gli onesti e capaci cittadini di domani, il luogo dove s’impara a crescere e a confrontarsi, dove si studia, dove la cultura prende forma nei visi di giovani ragazzi e ragazze. Distruggerla o tentare di farlo è il simbolo di una mentalità che non vuole cambiare e che si ostina a vivere nell’ignoranza. Forse chi ha compiuto un gesto simile sperava di guadagnare un paio di giorni di vacanza, non rendendosi conto che attorno loro, ed è proprio questo il guaio non riuscire a vedere al di là del proprio naso, esistono centinaia di ragazzi che invece vogliono sedersi su quei banchi, vogliono crescere e andare avanti. La macchina scuola è di nuovo in moto, due giorni al massimo e si rimetterà di nuovo in piede più forte di prima e ancora più motivata. Tutto è già pronto per il recital che si terrà l’8 marzo alle ore 18 presso la sale conferenze dell’istituto e in più quest’anno ricorrerà anche il decennale del progetto Adelphopiisi, “crescere senza frontiere” un gemellaggio tra la il liceo classico dell’istituto Francesco La Cava e i licei greci di Atene. Giorno 11 alle 17.30 ci sarà la cerimonia di benvenuto della delegazione di studenti e docenti del liceo di Korydallos di Atene. Due progetti, due grandi manifestazioni che segnano, quindi, la vittoria e la volontà di proseguire dell’Istituto superiore Francesco La Cava di Bovalino.