di Francesca Cusumano
LOCRI- Cattive notizie per il Corpo di Polizia Locale di Locri, da oggi infatti secondo le nuove disposizioni dell’orario di servizio emanate dal Comandante dell’organo, gli agenti lavoreranno solo cinque giorni su sette lasciando scoperte dal servizio, settimanalmente, le giornate di sabato, domenica e festivi, abolendo la forma turnata e la reperibilità degli appartenenti al Corpo, una disposizione al contempo resa nota dal titolare di posizione organizzativa dell’UTC per l’istituto della reperibilità.
Ed è con una nota che il segretario regionale Sulpm (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Municipale) Giuseppe Bonfilio, ha espresso tutta la sua contrarietà, evidenziando come il Corpo di Polizia Locale di Locri dovrebbe essere messo nelle condizioni di garantire un controllo costante del territorio, tenuto conto dell’elevato tasso di criminalità che caratterizza l’intera Locride, ma anche perchè <<Il servizio dato dagli appartenenti alla Polizia Locale è un apporto fondamentale all’ordinato convivere civile (circolazione stradale e sinistri stradali, trattamenti sanitari obbligatori, prevenzione e repressione dei reati minori, soprattutto in materia di edilizia) >>. Dunque, con il mancato rinnovo del Contratto Decentrato Integrativo, la Polizia dell’Ente verrà impiegata solo cinque giorni, con esclusione del week-end compresi i festivi ad eccezione di “imprevisti” che costringerebbero gli operatori a prestare servizio, oltre le 36 ore settimanali, violando così ogni contratto ed usando un tipo di lavoro che chiamato straordinario per Bonfilio, di straordinarietà non avrebbe nessuna caratteristica. A detta del segretario regionale, il Contratto Integrativo Decentrato dovrebbe migliorare il servizio e garantirne la continuità, perciò il fatto di non esser stato rinnovato comporta la mancata erogazione di turnazione e reperibilità, mancata erogazione di servizio dato alla collettività per infortunistica stradale o in caso di rottura di impianto idrico fognante. Ma quello su cui si interroga il sindacato, è se l’orario di lavoro e di servizio non debba essere funzionale agli obiettivi di programma dell’Amministrazione Comunale, politica o meno e soprattutto se il Contratto Nazionale del Lavoro non preveda la continuità degli istituti fissi e ricorrenti. <<L’informazione alle organizzazioni sindacali- (è scritto nella nota), proprio perchè funzionale agli obiettivi dell’Amministrazione Comunale sulle variazioni dell’orario di servizio e di lavoro, ai sensi della norma contrattuale, deve essere data preventivamente, non quando, quindi è stato già previsto l’impiego operativo, per la data del 1° marzo 2013 e per il futuro degli operatori. Tanto il Comandante ha già disposto essendo per la Legge 65/86 unico responsabile dell’impiego tecnico, non tenendo però conto di una eventuale richiesta di concertazione con l’Amministrazione Comunale: si ricorda che in detta materia la concertazione deve essere svolta con l’Amministrazione. I Contratti Nazionali del Lavoro non sono stati rinnovati nè nella forma giuridica, nè in quella economica, di conseguenza il dettato contrattuale integrativo per le forme di lavoro e di servizio, resta valido ed operante>>. Pertanto, il sindacato ha chiesto al commissario straordinario Francesca Crea, al Ministro dell’Interno, al Prefetto di Reggio Calabria, al Procuratore della Repubblica di Locri e al Comandante della Polizia Locale, di rivedere e sospendere i provvedimenti adottati, attenendosi alla norma contrattuale. Lente Locale ha contattato il viceprefetto Crea, la quale ha riferito che tra le misure necessarie per risanare l’equilibrio strutturale del bilancio, è prevista per legge (a decorrere dall’esercizio successivo a quello di approvazione del piano) l’impegno di riduzione delle spese del personale.