di Redazione
LOCRI – Era stato sospeso in via cautelativa dal proprio incarico di dirigente medico in servizio al poliambulatorio di Monasterace, nel quadro del Distretto Sanitario della Locride, il 22 settembre del 2014, a seguito del provvedimento restrittivo della libertà personale conseguente all’operazione della DdA di Reggio Calabria nota come “La Morsa sugli appalti pubblici”; lo scorso 2 ottobre il medico Antonio Macrì, ex presidente del consiglio comunale di Siderno dal 2001 al 2006 è stato reintegrato nel proprio posto di lavoro, con le mansioni e le funzioni già svolte in precedenza.
Il Tribunale di Locri, infatti, con ordinanza dello scorso 20 agosto, ha accolto la reiterata richiesta di riammissione in servizio di Macrì, presentata dall’avvocato Armando Gerace «In ragione – è scritto nell’atto dirigenziale dell’Asp di Reggio Calabria numero 669 dello scorso 2 ottobre – della ritenuta insussistenza della gravità indiziaria in ordine all’obbligo cautelare ascrittogli».
Naturalmente, il procedimento disciplinare a suo carico, in atto sospeso, potrà eventualmente essere ripreso all’esito della definizione del processo penale.
Come si ricorderà, Macrì risponde a piede libero nel processo che si sta celebrando con rito abbreviato a Reggio Calabria e nel quale sono attese le richieste di condanna degli imputati da parte del Pm della DdA Antonio De Bernardo.
Il 12 novembre, invece, verrà celebrato il processo con rito ordinario davanti al Tribunale di Locri.
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