LOCRI – Ancora 48 ore, e mentre le lancette scorrono la il gruppo di minoranza di Locri scalda i motori, promettendo battaglia in vista del consigli comunale di lunedì pomeriggio. In questo clima incandescente i gruppi Leali alla Città, Siamo Locri e Città in Comune, si dicono preoccupati per quanto si sta verificando e pronti ad affrontare la grande maratona politica che, probabilmente, lascerà un segno indelebile nella storia politica amministrativa della città. ‹‹Intanto, – dichiara l’opposizione – non si può non condannare il comportamento del presidente del consiglio comunale, Antonio Cavo, che, in assenza del “capo”, non ha inteso integrare formalmente l’ordine del giorno al fine di discutere del parere dell’autorità di vigilanza che ha palesemente e sostanzialmente bocciato la procedura attuata dall’amministrazione Comunale in relazione alla selezione dei legali dell’Ente. A tal proposito – proseguono – risulta ridicola e stravagante la ricostruzione ed interpretazione fornita alla stampa dall’assessore al ramo, Nicola Monteleone, che mente sapendo di mentire››. Ad scaldare ulteriormente gli animi le ultime vicende reggine, ‹‹non si può rimanere indifferenti a quanto si è verificato a Reggio Calabria – riprende il gruppo di minoranza – dove la commissione d’Accesso, nelle conclusioni del proprio lavoro, afferma sostanzialmente, che pure il mancato controllo politico su atti amministrativi ha provocato la deriva dell’istituzione politica comunale con l’estrema conseguenza dello scioglimento del Consiglio. È evidente – continua – che anche per Locri la strana e continua copertura di numerosi atti illegittimi rischia, purtroppo, di portare la città nella medesima situazione del capoluogo››. Secondo un quadro previsionale messo a punto dall’opposizione ‹‹proprio per la gravità degli accadimenti degli ultimi mesi, per la città di Locri, si prospetta un autunno politicamente caldissimo con la maggioranza di centro sinistra e l’Udc che dovranno chiarire, in consiglio comunale, quali provvedimenti intendono adottare e quale futuro attende i cittadini locresi››. Una maratona o un tour de force che inizierà alle ore 17.00 di lunedì, continuerà, a distanza di qualche giorno, con una seduta straordinaria di consiglio comunale sulle problematiche del personale – con l’intervento delle RSU e delle forze sindacali che vorranno intervenire – per passare poi, alla convocazione che avrà come punto principe il conto consuntivo 2011 e arrivare, forse, entro il prossimo trentuno ottobre ad approvare, in “zona Cesarini”, il Bilancio di Previsione 2012, ‹‹essendo il Comune di Locri – riprendono nelle dichiarazioni – l’unico in Italia a non avere ancora provveduto a licenziare il Bilancio Preventivo, che dovrebbe essere lo strumento di programmazione finanziaria dell’anno in corso››. ‹‹Ci auspichiamo che il presidente Cavo non cerchi, come spesso accaduto in passato, di impedire il democratico confronto sugli importanti argomenti che oltre alla relazione Cervellini riguardano ad esempio la determinazione 250/2012 che approva un verbale di somma urgenza relativo alla sostituzione di un tubo, probabilmente d’oro, considerato che il costo dell’intervento è stato superiore ai 40 mila euro o la liquidazione di una fattura alla Geo Ambiente per un importo di circa 50 mila euro senza il necessario ed obbligatorio Durc e ancora la immotivata sospensione del servizio scuolabus. Tematiche fondamentali – chiosa il gruppo di minoranza – per meglio comprendere l’indirizzo politico della giunta Lombardo i cui assessori affermano spesso e con estrema tranquillità di disconoscere molti atti illegittimi in quanto “non di loro interesse perché meri atti di gestione”››. Per tali ragioni secondo l’opposizione consiliare ‹‹la Città di Locri non può continuare a subire tali mortificazioni o l’onta dello scioglimento per colpa di un governo cittadino incapace e arrogante che pensa di agire in spregio alla legge certo di alte e sinistre coperture che gli garantiscono la totale impunità. E in tale confusione politica, il Signor Sindaco Lombardo, ritiene più utile fare le valigie e recarsi a Roma, a totale carico dei cittadini, per perdere tempo all’inutile, ridicolo ed ennesimo “tavolo romano”››.
GIANLUCA ALBANESE