DALL’ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA GENTE IN ASPROMONTE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO AL SEGUENTE NOTA STAMPA
Passo Cancello era uno di quei valichi attraverso cui le mulattiere consentivano a mercanti, contadini e pellegrini di raggiungere i crinali della montagna; da esso partiva il percorso di discesa più breve verso lo Jonio o viceversa verso il Tirreno ed il collegamento più veloce tra la Piana di Gioia Tauro e i paesi della Locride. Attraverso tale passo, sul quale s’incrociavano due strade, formando un quadrivio, in particolare le popolazioni di Taurianova e Molochio creavano i presupposti per lo scambio commerciale e per le relazioni sociali, che spesso portavano alla combinazioni di matrimonio fra persone dei due versanti.
Un caratteristico sentiero ad anello che si snoda tra i Piani di Moleti e il belvedere della Timpa di Galasia e il caratteristico Passo Cancello, consente di raggiungere alcune caratteristiche sorgenti, di Pruppetti, du Russu, du Medicu e così via. Raduno ore 9.45 Villaggio Moleti (Ciminà). Partenza escursione ore 10.00 Tempo, ore 5.30. Dislivello, 1020 slm – 880 slm dislivello circa 150 metri. Difficoltà: T. Turistico. Comuni interessati Molochio – Ciminà. Come arrivare: dall’autostrada A3 uscita Gioia Tauro, proseguire in direzione Taurianova lungo la SP 1 seguendo la segnalazione per Molochio, villaggio Trepitò, bivio monte dei due Mari. Dalla Jonica si può salire da Gerace, da Antonimina e da Ciminà. Descrizione del sentiero: Si parte dal Villaggio Moleti e, seguendo per un tratto la strada asfaltata e poi imboccando la pista centrale dei piani di Trepitò, dopo 20 minuti di lieve discesa, si arriva ai Stacci di Ciminà, al confine tra i comuni di Molochio e Ciminà. Si procede lungo la pista forestale a sinistra, immersi nella faggeta dei piani di Rumbuca, i quali non sono altro che i retroscena di un palcoscenico che si manifesterà in tutta la sua grandiosità e sfavillante bellezza una volta raggiunta Timpa Galasia. Timpa è un termine che non significa semplicemente frana: ”essa è una ferita grande nella carne della montagna”, dicono alcuni studiosi locali. Dall’alto di Timpa Galasia, il mare, la costa Viola con lo Stromboli fumante e le Isole Eolie fanno da sfondo a questo anfiteatro naturale che spazia da Capo vaticano a i Piani della Corona fino alla Sicilia e all’Etna; con un solo sguardo, poi, si abbracciano 15 comuni adagiati sulla Piana di Gioia Tauro. Da sottolineare poi l’angolazione particolare per ammirare le cascate Mundo e Galasia e lo snodarsi dell’impetuosa fiumara Barvi. Dopo questo incanto si prosegue verso la Casa del Duca (Alloggio dei Guardiani); qualche metro più in basso si trova la sorgente di Rumbica. Seguendo la pista forestale e costeggiando un vecchio frutteto, dopo 10 minuti, si riprende la carrareccia e, al bivio successivo, si svolta a sinistra immettendosi su una breve pista forestale verso monte, si sale dolcemente e, dopo un centinaio di metri, si arriva alla pineta di cocomerai; da qui in avanti il sentiero è tutto pianeggiante, superato il piccolo vallone dei cocomerai, dopo un centinaio di metri si giunge a “ u Barraccuni”, vecchio ricovero per gli animali, ma anche sito per la raccolta del legname della zona. Il percorso segue l’ampia sterrata a sinistra tra i Piani di Soprano, con le sue secolari piante di abete e faggio; dopo circa 15 minuti si arriva al Passo da Rina, crocevia importante per le popolazione della piana che raggiungevano passo Cancello per lo scambio commerciale. Superato Passo Rina, dopo qualche chilometro, si giunge all’acqua da Castagnara, seguendo la sterrata che ha visto nei tempi passati una frequentazione da parte dei pellegrini che ancora oggi rivive nella devozione verso la Madonna della Grotta. Dopo aver costeggiato il serro Borghese tra secolari faggi e abeti, dopo 10 minuti, si arriva al Passo Cancello, limite di quattro comuni Cittanova, Molochio, Antonimina e Ciminà; si svolta a destra e, dopo qualche metro di strada asfalta, ci si immette sul sentiero in lieve salita che conduce ai Piani di Vaccarizzo; seguendo il sentiero, dopo 10 minuti, si arriva alla fontana du Russu, da qui ancora un centinaio di metri e si è sui piani di Moleti; si prosegue ancora per qualche minuto, costeggiando la faggeta, fino a giungere al punto di partenza.